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PROVA D'ORCHESTRA regia di Federico Fellini

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Dosto     8½ / 10  19/08/2010 18:20:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Amara riflessione felliniana sull'arte e, in parte, sulla politica. Leggendo qualcosa in giro mi aveva stupito molto il fatto che Fellini avesse girato un film politico, o meglio un film solo-politico: sarebbe stato veramente troppo riduttivo per lui. In effetti questo film ha qualche spunto, senza dubbio, da ricollegare alla politica(diversi spunti se è per questo), ma il nodo centrale della vicenda è tutt'altro. Se fosse un film sulla politica ci troveremo "semplicemente" di fronte ad un Fellini autoritario, anti-rivoluzionario, repressore: non a caso l'unica figura che esce in modo positivo, dall'intera visione della pellicola, non può essere che il maestro che ad un primo superficiale sguardo potremmo identificare con una sorta di tiranno, una sorta di Hitler dei nostri giorni. Fellini è dalla sua parte, lo si sente, lo si vede. Ma è credibile pensare che Fellini, in questa ora e dieci di buon cinema, ci voglia semplicemente ragguagliare sulle sue posizioni politiche? Beh, no...il nodo del film è nell'intervista al direttore d'orchestra, lo stesso Fellini, un uomo che, innamorato dell'arte, si ritrova a dover fare i conti con degli orchestrali(salva la pace di qualcuno) che altro non sanno fare se non cercare di primeggiare sugli altri, cercando di affermare se stessi più che la musica. Inoltre nessuno di loro ha un vero e proprio animo d'artista, nessuno è veramente tormentato, sono dei semplici esecutori. L'unico che si strugge, che vive per l'arte è il maestro. Lo sfogo finale in tedesco potrebbe confondere ma io l'ho visto solo come lo sfogo di un Fellini che prova livore, rabbia, odio addirittura per tutte quelle persone che rendono il mondo dell'arte arido, Fellini se la prende con tutti quelli che mercificano l'arte e la abbassano a livello di semplice prodotto(non a caso si veda l'attaccamento degli orchestrali al salario).
Detto questo, è chiaro che ci siano anche dei riferimenti politici ma hanno minore importanza rispetto alla riflessione felliniana sull'arte.
I personaggi, ma è inutile dirlo in un film di Fellini, sono tratteggiati alla perfezione. Non mancano scene simpatiche, che strappano più di una risata.
Belle le musiche, anche se ne ho preferite altre di Rota(ad esempio quelle di Giulietta degli spiriti).
Un ottimo Fellini, veramente in forma!
KOMMANDOARDITI  20/08/2010 00:18:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bel commento, Dosto !
Davvero hai evidenziato e valutato tutto ciò che di implicito e poco visibile c'era in questa opera del Maestro. Sei riuscito a cogliere alla perfezione anche le annotazioni politiche ed i sottesi metaforici che in pochi riescono ad accettare e comprendere.
Questo si che è un COMMENTO !
Continua così ! ;-)

Dosto  20/08/2010 01:39:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie kommando. Ma non c'è un modo per ri-commentare alcuni film? La maggioranza dei commenti sarebbe inutile ampliarli ma ci sono alcuni film sui quali vorrei fare una recensione più ampia.