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IL BIDONE regia di Federico Fellini

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elio91     7 / 10  03/06/2012 21:56:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Avendo ovviamente rivalutato col tempo l'impatto e la bellezza de I Vitelloni (cui darei minimo un sette e mezzo adesso), questo è il Fellini minore per eccellenza, quello meno citato di tutti. Strano perché pur essendo vero che nella prima parte della sua carriera al Bidone toccò il peso di stare in mezzo ai capolavori del primo Fellini (La Strada e Le Notti di Cabiria) è pur vero che qualitativamente offre molti più spunti dell'acerbo primo lungometraggio felliniano Lo Sceicco Bianco.
Anzi, Il Bidone è una storia ambigua ma anche tra le più amorali, ciniche, disincantate e feroci del regista più grande della storia del cinema italiano (e non).
Crawford è gigantesco, il finale è un pugno nell'occhio e fa male.
Alcune sequenze fungono da prova (d'orchestra) per i successivi lavori del Nostro (quella della festa è La Dolce Vita, impossibile non notarlo, e già nei Vitelloni se ne intravedevano i germi). Ma è un lavoro imperfetto, poco sviluppato in tante sue storie che si risolvono troppo facilmente con le truffe ciniche ai danni dei poveracci. Poco sviluppo dei personaggi insomma.
Ma bisogna dire che la colpa fu dei produttori che costrinsero ad accorciare (mutilare) il film a Fellini stesso, che ammetteva cosi l'ambiguità di un film non completamente riuscito, per sempre costretto a sottostare nella categoria dei "minori" non per colpa di Federico.

"Come poi risultò, il film era troppo ambiguo per il pubblico; se non altro, così disse il produttore, che pretese di accorciare la versione originale che durava due ore e mezzo, il che però non lo rese meno ambiguo. Mi fu detto che era necessario se volevo avere una qualche possibilità al Festival di Venezia di quell'anno. Per me non era un motivo sufficiente, ma i produttori sembrano amare i festival cinematografici. Ricevimenti. Ragazze. Quel che venne ignorato – peggio che ignorato – è che fui costretto a tagliare ulteriormente per ridurre la durata prima a 112 minuti, poi a 104 e a meno ancora, perché così esigeva la distribuzione in America. Là venne proiettato solo dopo i successi de Le notti di Cabiria, La dolce vita e Otto e mezzo. Tagliare Il Bidone fu per me un'esperienza molto triste e senz'altro lo danneggiò. Non volevo tagliarlo. Quando lo avevo completato era il mio film, quello che avevo fatto io. Costretto a tagliare, non ero sicuro su cosa togliere. In altri momenti avrei tagliato altre parti. Qualsiasi cosa eliminassi, sapevo che più tardi avrei avuto dei rimorsi. Feci il "taglio finale" ma ormai nulla importava più"

Chissà, con la versione corposa e completa di due ore e mezza saremmo stati sugli standard felliniani... insomma, un otto e mezzo ci stava tutto.