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LADYBIRD LADYBIRD regia di Ken Loach

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Marco Iafrate     9 / 10  23/01/2011 19:47:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nell'immenso calderone di pellicole banali ed altrettanto inutili è quasi la normalità che a queste succedano centinaia di commenti ognuna, segno inconfutabile di altrettante visioni, ed è altresì normale (più che altro un dato di fatto) che dietro ad un numero di commenti inferiore alle dita di una mano si nascondano pellicole di straordinario impatto emotivo, eccone un esempio.
Un film devastante, duro tanto quanto lo è sapere che si tratta di una storia vera. I problemi di emarginazione e di disadattamento sociale, tanto cari a Loach, sono qui rappresentati come meglio non si sarebbe potuto fare. Le prove di recitazione degli attori, in tutti i suoi film, sono inversamente proporzionate al loro grado di notorietà, qui la formula "attore famoso prova mediocre, attore sconosciuto prova notevole" è rispettata alla lettera, la sconosciuta cabarettista Crissy Rock in questo film regala un' interpretazione da brividi, tanto commovente quanto drammatica; risuonano per ore, dopo i titoli di coda, le grida strazianti di una madre alla quale, seppur in termini di legge, vengono sottratti i figli.
La sottocultura spesso genera violenza, chi la subisce non sempre riesce ad avere i mezzi per gestirla e contrastarla e la propria vita diventa una cellula impazzita fuori da ogni controllo, questa cellula è Maggie. Loach scava all'interno del suo dolore, a quello del suo compagno con quel naturalismo che è la sua forza; nasconde il dolore dei bambini, a loro non dà voce, non ce ne è bisogno, loro perdono sempre.