kowalsky 9 / 10 23/08/2006 20:52:37 » Rispondi Mi sorprende sapere che pochi hanno visto questo film (se non erro, l'esordio di Loach nel lungometraggio), magari gli stessi che si affrettano a incensare il cineasta di oggi, prevedibilmente (al di là dei trionfi ai festival) caduto nel manierismo e nell'abitudine, malgrado qualche vago exploit (l'episodio sconcertante di "11 settembre 2001" su Salvador Allende e il colpo di stato degli Usa in territorio cileno).
Non un commento, ma "solo" un consiglio: cercatelo a tutti i costi, questo film è straordinario.
Una storia di ordinaria follia all'interno di un climax familiare opprimente e bigotto, venato di lucido pessimismo e quasi autodistruttivo nella tensione emotiva, la rabbia che riesce ancora oggi a sprigionare.
Per il marxista Loach l'istituzione può diventare - come in questo caso - la condanna definitiva per una personalità fragile e insicura come la protagonista
Un film assolutamente ammaliante, durissimo e mai compiaciuto.
E il Loach di oggi? Non si sopravvive al proprio "mito" etichettandosi come il predestinato dei cineasti d'impegno sociale, caro Loach.
Ci vuole molto di più, e un po' di memoria.
Magari proprio Loach dovrebbe tornare a rivedersi questo suo vecchio, indimenticabile film
kowalsky 23/08/2006 20:54:38 » Rispondi Ancora una volta ho fatto male i conti, non è il primo film di Loach che aveva esordito con Poor Cow.Me ne scuso
InsolitoEs 16/01/2010 17:13:37 » Rispondi Bravo kowalsky. Mi fa piacere trovare qualcuno che ha amato come questo film. Leggiti l'Io Diviso di Laing. Aggiungo un ringraziamento. Ti ringrazio per i tuoi commenti ai film. Per una persona come me di scarsa cultura ( purtroppo ) rappresentano una luce nel buio.
kowalsky 16/01/2010 23:48:17 » Rispondi Se hai amato come me questo film dimostri di averne (di cultura)