DitaAppiccicose 7½ / 10 05/06/2016 13:48:50 » Rispondi Remake del film di Romero col quale Savini aveva collaborato. Romero contraccambia il favore ed il risultato, ventidue anni dopo l'originale, è buono. La versione originale di Romero era ovviamente un'altra cosa: per l'uso del bianco e nero che contribuiva a dare un senso di inquietudine e di soffocamento, per il messaggio sociale che nel remake si è affievolito, per la crudezza di certe scene pur prive di elementi splatter. Il film di Savini, però, si lascia ugualmente guardare, sopperendo alla ovvia mancanza di originalità con una dose molto maggiore rispetto all'originale di scene splatter e di corpi in putrefazione ( si era ormai alla fine degli anni ottanta ed in campo horror e soprattutto nel sottogenere dedicato agli zombi si era ormai visto di tutto... ). Savini sceglie poi la via più facile per spaventare: inquadrature ravvicinate con lo zombi che appare all'improvviso da dietro, la minaccia che arriva sempre, precisa, quando il protagonista non se lo aspetta ed invece lo spettatore si... I personaggi ricalcano grosso modo quelli originali con l'eccezione di Barbara, che nel film di Romero era per gran parte del tempo in uno stato catatonico ( comprensibile ma insopportabile ), mentre qui al contrario ( troppo al contrario... ) si dimostra una lottatrice tanto da diventare poco credibile nella sua versione di Rambo al femminile. Il film ricalca quasi del tutto quello di Romero, tranne che per il finale:
là solo Ben riusciva a salvarsi per poi essere ucciso per errore dalla polizia. Nel film di Savini alla fine Ben ed Herry si sparano a vicenda ferendosi, Ben diventa uno zombi e viene ucciso e così la protagonista diventa proprio Barbara, che riesce a fuggire e poi uccide Herry, punendolo così per la sua codardia e le sue scorrettezze.
Un finale quindi meno drammatico rispetto a quello del film di Romero e che lascia per lo meno un senso di giustizia nello spettatore.