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L'ASCESA regia di Larisa Shepitko

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Doinel     10 / 10  29/05/2020 21:51:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il cinematografo per la Shepitko, non diversamente da Bresson e Tarkovskij, diviene il trasmettitore ideale per le analisi spirituali dell'umano, nonché strumento rivoluzionario per cambiare il mondo. "Il cinema può fermare la guerra!" esclamava con ferrea ostinazione nelle sue interviste. Per la Shepitko il film è un vero e proprio atto di fede e la sua maniacale pianificazione estetica minimalista, l'insistenza sui dettagli e i primi piani, l'uso del bianco e nero e un uso suggestivo del controluce (diretto in maniera prodigiosa dai fotografi Vladimir Chukhnov e Pavel Lebeshev), sono tutti elementi che trasfigurano l'attore Boris Plotnikov in un'icona sacra. A scandire l'ascesi del protagonista sono anche le musiche suggestive e imponenti di Alfred Schnittke composte per il film, che accompagneranno appena qualche anno dopo, anche le immagini dei funerali della regista inserite nel documentario "Larisa", diretto dal marito Elem Klimov in onore alla sua memoria. La morte della Shepitko dopo "L' Ascesa" scuote moltissimo perchè non può sembrare un caso, la tragedia della sua vita sembra ricomporsi in questo quadro mistico donando un senso manifesto alla sua esistenza e al suo forte messaggio come regista.