piernelweb 4½ / 10 19/12/2006 22:07:18 » Rispondi Singer, ormai vendutosi alle remunerative megaproduzioni hollywoodiane capaci di produrre business da ogni singolo fumetto su supereroi di una purchè minima popolarità, rispolvera il supereroe per eccellenza. Superman, già protagonista sul grande schermo nell'epoca "non digitale" per la regia di Richard Donner e con il bel faccione dello sventurato Christopher Reeve, è uno dei più popolari personaggi mai disegnati. Erano lecite, pertanto, aspettative elevate. Purtroppo, assistendo a questo "gradito ritorno" si rimane tremendamente delusi: il film perde nettamente il confronto con l'originale, è asetticamente privo di un pur minimo fascino, è tristemente imprigionato nei volti anonimi dei suoi interpreti e nel trito e stravisto conflitto dell'eroe pubblico, perdente nelle vicende personali. Singer è incapace di eguagliare la vivacità narrativa di Raimi (Spiderman)e le atmosfere dark/gotiche di Burton (era sperare troppo) o di Nolan (Batman Begins), finendo con l'essere tremendamente banale e ripetitivo. L'ultima mezzora è imbarazzante per povertà e superficialità di contenuti. Perfino Spacey, ben più navigato degli interpreti principali, affonda; il suo Lex Luthor, è perennemente sopra le righe ma non sorregge la mediocrità della sceneggiatura e la sua vena istrionica non fà breccia. Per onor di cronaca va menzionata la spettacolarità di un paio di scene (in particolare il salvataggio dell'aereo di linea). Il resto è tutto da dimenticare.
d1eg0 17/01/2007 10:30:59 » Rispondi Sei stato anche fin troppo buono secondo me..