Hilarion89 5 / 10 02/06/2007 17:16:25 » Rispondi Eppure lo definiscono film"simpatico".Bhe a dirla tutta tutto ciò che fa vedere questa pellicola e tutto fuorchè sintomo di simpatia.Sarà l'aria di Hollywood che sprizza la voglia di ricominciare a fare horror stile anni 70,sarà la voglia di fare remake sempre più clamorosamente"splatter",ma non è la prima volta che assistiamo ad una ennesima riproduzione horror dopo 30 anni. Nel 1977 uscìì senza grandi discussioni"Le colline hanno gli occhi"diretto dal maestro Craven,questa volta nel 2006 il maestro Wes si occupa dellla produzione mentre un duo francese molto giovane come Aja-Lausseie si occupano della regia e della sceneggiatura. Alexander Aja è già noto per i suoi horror"malati"come il precedente thriller francese"Haute Tension",pellicola francese a basso costo e molto mediocre. "Le colline hanno gli occhi"si presenta diversamente.Dapprima come un semplice remake da strapazzo per gli appassionati del genere,successivamente come una storia di scontri antropologici e culturali,una sorta di manifesto visibile e sfacciato degli scontri multiculturali e razziali che ci sono negli Usa. Infatti nel film c'è la cosiddetta famiglia americana media in vacanza in mezzo al deserto del New Mexico,e dall'altra c'è la famiglia estinta per le catastrofi genetiche combinate dal governo americano. Quindi oltre a persistere a volontà sangue e urla disumane(forse fin troppe ma trite e ritrite)assistiamo ad una serie di particolari che portano la pellicola a politicizzare su certi aspetti. L'annotanza delle diversità,la guerra"in"civile fra popoli stranieri,credenze e ideologie diverse,contano sufficientemente per far si che si trasformi in un horror prettamente politico(chissà cosa penserebbe Bush,magari non è più preoccupato soltanto per Moore). Detto ciò,questo horror è abbastanza ritmato soprattutto nella prima parte poi vista la confusione fra dissimiglianze e somiglianze ad altri horror recenti il frutto non convince a pieno,anche se non ritengo la regia di Aja fra le più sfasciate del secolo e di un gradino inferiore agli altri horror visti in giro negli ultimi tempi.
Ps:Uccidere il temibile mostro genetico con una bandierina americana è davvero il colmo.
La cosa più divertente è che il protagonista nonchè il suocero mal visto della situazione,dopo tante lotte e sangue perso più di un film di Rambo,non perda mai gli occhiali...questa non l'ho capita.
Sì in effetti ti do ragione, al di là del fatto che quel tizio diventa Rambo in men che non si dica (dev'essere destino, anche io quando l'ho visto con gli amici l'abbiamo soprannominato Rambo), gli occhiali zuppi di sangue nè si rompono nè gli cadono dal viso. Devo chiedergli come fa