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FIGHT FOR YOUR LIFE regia di Robert Endelson

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Jolly Roger     5 / 10  05/08/2014 20:23:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi

-----------Presenti spoiler-----------

Film particolare, difficile da giudicare oggi a causa della distanza culturale che ci separa da quell'epoca ed in particolare da quel mondo provinciale americano degli anni 70, un po' intriso di razzismo e, dall'altra parte, da esaltazione per il nascente "black power".
Una banda di tre pericolosi delinquenti, dopo l'evasione, penetra nella casa di un signore afroamericano per passare la notte al sicuro, dato che la polizia li sta cercando. La famiglia afroamericana viene presa in ostaggio. Dapprima i suoi componenti vengono bersagliati da enormi dosi di insulti razzisti (il che ha portato alcuni a dire che il film è razzista; cosa però abbastanza sbagliata, considerando che il film è completamente dalla parte dei buoni, cioè i neri, mentre gli insulti razzisti vengono utilizzati per la caratterizzazione cattiva dei personaggi degli evasi). Inoltre, il padre di famiglia viene notevolmente sbeffeggiato per la sua cristianità. In una scena totalmente grottesca viene addirittura picchiato a colpi di Bibbia in faccia, all'urlo "porgi l'altra guancia, porgi l'altra guancia!".
La situazione degenera e gli sceneggiatori del film, nel dubbio di non essere riusciti a portare i tre bastardi sufficientemente in odio agli spettatori, degenerano anch'essi: inseriscono la scena di un bambino, che suona alla porta del suo amichetto ma, vedendo i tre estranei e accortosi che qualcosa non va, scappa via tra i boschi.
Viene inseguito da uno degli evasi e barbaramente ucciso (velo pietoso su questa scena).
A questo punto il film cambia: da home invasion diventa rape&revenge.
Se tutti gli insulti e tutte le botte ricevute non erano servite a smuovere il pacifico padre dai suoi principi cristiani, lo stupro della figlia lo risveglia. Ma nel film non c'è contrapposizione tra cristianità e vendetta. Lo stesso titolo, "Fight For Your Life", assume significato religioso, nel senso che una battaglia per la propria vita è un valore senz'altro battezzato dalla divinità.
Perciò, quel che ne seguirà sarà una bella battaglia fatta in casa, un regolamento di conti tra il bene ed il male, senza bisogno della polizia.
Il film è infarcito di quella retorica un po' pelosa che caratterizzava i film della blaxploitation, tuttavia non è totalmente da buttare.
Gli si potrebbe dare qualsiasi voto.