Zazzauser 5 / 10 30/01/2014 18:20:06 » Rispondi Giuro che la prima mezz'ora ero davvero convinto di guardare un prodotto valido. Ero anche pronto a perdonare l'ennesimo poutpourri cinematografico preso a manate dalla fantascienza precedente. In fondo come realtà distopica era abbastanza ben ricreata, rispettosa di tutti i topoi del genere eppure originale nel proporre l'idea di un culto dedito alla soppressione dell'emozione in nome di un "equilibrium" da preservare. Ma era solo un castello di carte destinato a crollare. La seconda parte rovina tutte le buone aspettative: la storia comincia ad andare a trecento all'ora e si disgrega tra mille rimandi, parallelismi e colpi di scena, la sceneggiatura diventa prevedibile, inizia a prendere sempre più scivoloni fino a capitolare in un finale insulso (la dipartita del Cleric di colore è a dir poco imbarazzante). Wimmer vuole dirigere un film d'azione adrenalinico, che unisca la tamarraggine delle sparatorie à la Matrix alle filosofie della letteratura distopica (Zamjatin, Huxley, Orwell, Bradbury), ma si dimostra incapace di gestire il tutto in maniera organica. Tutto quel che rimane è la coreografia spettacolare, un paio di scene emozionanti (la nona di Beethoven, il figlio di Bale che non prende il Prozium) e una scenografia degna di nota, che riflette alla perfezione i gigantismi delle architetture dei regimi totalitari, specie quello nazista. Ma nulla di più. Bale è in parte, ma è anche l'unico attore di spicco del cast a cui viene concesso un minimo spazio. Sean Bean batte sé stesso riuscendo a morire nel primo quarto d'ora di pellicola, e Hemmings faceva meglio ad evitare di concedersi per un cameo di meno di un minuto. Ero incoraggiato dalle medie, ma a conti fatti Equilibrium è solo una buona idea sprecata. Se non proprio un flop, è comunque un film ampiamente dimenticabile