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IL GIUDIZIO UNIVERSALE regia di Vittorio De Sica

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7½ / 10  18/09/2006 20:36:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Esauriti i fasti del neorealismo, De Sica annaspa tra tradizione e velleità nel tentativo di aggiornarsi.
Ignobilmente maltrattato dalla critica, "Il giudizio universale" è a mio avviso un vero e proprio capolavoro incompreso: probabilmente tra qualche decennio verrà riscoperto, come è stato fatto tardivamente con l'opera di Di Leo e affini.
Certo poteva essere una favola con accenti filosofici, e invece tutto si tiene su una serie di sketches nazional-popolari quasi che l'autore (e lo stesso Zavattini piu' affascinato da questo tipo di script) temesse/ro di divulgare troppo una denuncia sociale, una condanna all'abbienza e alla passività sociale dell'umiltà, come se frenasse il suo istinto dissacratorio.
Con un cinismo degno di Ferreri (ancora esule nelle lande latine) il film sarebbe stato indimenticabile.
Ma condannarlo esclusivamente per la facilità in cui ricorre alla riprovazione morale dei personaggi, certo spesso stereotipati (ma volutamente) mi sembra davvero illogico e assurdo.
E' un film che PRETENDE di essere rivisto con giustizia e obiettività: ci si confonde tra il chiassoso melange del cast internazionale, nella "nina nanna" esemplare e d'irresistibile ilarità, forse nella debolezza del regista di voler condensare in questo diluvio tutte quelle faune che avrebbero diritto ad essere separate per sempre (persino la presenza di Fabiolo, e Ira Furstenberg!)
Tuttavia, ci sono diversi momenti memorabili, su tutti l'uovo lanciato sul capo dell'iracondo e odioso Gassman, e su tutti un Alberto Sordi "ladro di bambini" che tratteggia mirabilmente uno dei personaggi piu' spregevoli della sua lunga carriera