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THE BLACK DAHLIA regia di Brian De Palma

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Satyr     7 / 10  04/10/2006 01:40:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Con The Black Dahlia De Palma punta molto in alto,trasponendo uno dei romanzi piu'difficili e autobiografici di Ellroy e per andare sul sicuro sceglie la via della maestosita'.La ricostruzione puntuale della Hollywoodland scintillante e grondante di promesse(opera del grande Dante Ferretti),e le atmosfere noir che dominano la maggior parte delle scene,rappresentano le componenti piu'suggestive di un film complesso da definire e soprattutto incapace di soddisfare fino in fondo.
La sensazione principale che segue la visione di The Black Dahlia e'quella di una successione di pezzi di bravura con l'unione di ottimi personaggi che sembrano pero'amalgamarsi con difficolta',e questa sensazione riguarda sia le relazioni tra gli attori sia la regia nel suo complesso....dopo l'incontro con Madeleine la narrazione perde di fluidita'comprimendo in poche battute una nutrita serie di eventi che conduce a una semplificazione sbrigativa delle ambigue relazioni instaurate tra i protagonisti.
L'eccesso di concetrazione penalizza l'equilibrio tra le singole scene alternando saggi di bravura registica a momenti in cui la tensione cala fisiologicamente(la stessa voce narrante che colma i vuoti sembra piu'una scelta di comodo che una ponderata decisione registica).
Il cast svolge bene il compitino:Hartnett fa uno sforzo sovrumano ma in fin dei conti la sua prova e'credibile cosi come quella della sua spalla Aron Eckhart...la Swank finalmente in versione Dark Lady sfoggia tutto il suo fascino regalandoci una prova sublime,battuta solo dalla strepitosa Mia Kishner,vera e propia rivelazione del film....la Johansson?L'anello debole del cast,troppo giovane e in un ruolo non suo nonostante l'impegno.
De Palma non tradisce se stesso dando ampio spazio a omaggi del cinema del passato,citazioni e autocitazioni che culminano nella strepitosa scena della morte di uno dei protagonisti,picco di virtuosismo stilistico che rievoca il capolavoro"Gli Intoccabili"ma di cui purtroppo non ha la coesione narrativa e la solida consistenza.
In conclusione direi che la sceneggiatura incide troppo negativamente,e per valutare la pellicola servirebbero almeno un paio di visioni consecutive:il ventaglio di personaggi descritti,la sottotrame a volte incomprensibili e un finale alquanto discutibile minano la riuscita dell'opera,tramutandola in un buon film,ma non di certo in un capolavoro.