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NANUK L'ESCHIMESE regia di Robert J. Flaherty

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Ciumi     8½ / 10  02/08/2009 09:32:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tra le tante meraviglie che la natura ci concede, esistono spettacoli di smaglianti colori; acque smeraldine sussurrate dal corallo, mari di blu cobalto sventolati dalle onde, laghi dalle luci argentate, arcobaleni, fiumi variopinti che discendono il verde dei monti come lampi.
Esistono poi oceani immobili, d’incantevole candore, che si stendono davanti agli occhi come un’enorme scaglia di ghiaccio e di vuoto, e si presentano a noi come appartenessero ad un luogo occulto ed inaccessibile. Qui non vi sono onde, né coralli, neppure luci argentate, il colore stesso sembra non volerci sostare. Eppure anche in queste lande bianche, dimenticate ai margini del mondo, è possibile raccontare una storia d’umanità. Una storia di fame e di stenti, ma anche di rispetto, d’affetti e di coraggio. E’ da qui che inizia la meravigliosa avventura di Nanook e della sua famiglia...
Scriverà Flaherty (la traduzione è un po’ sommaria): “Meno di due anni dopo le riprese, seppi che Nanook si era avventurato verso l’interno alla ricerca di cervi ed era morto di fame. Ma il nostro “Big aggie”, divenuto poi “Nanook of the north”, è arrivato sino ai punti più lontani della terra, e molta gente ha potuto vedere Nanook, il gentile, valoroso e semplice esquimese.”