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NANUK L'ESCHIMESE regia di Robert J. Flaherty

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david briar     8½ / 10  18/02/2016 00:14:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Flaherty capisce che il documentario dev'essere narrativo e accattivante, e costruisce un film indimenticabile, emozionante e divertente, che racconta un'appassionante lotta per la sopravvivenza. Non conta molto il fatto che sia stato costruito, o che presenti la caccia col rampone quando già si usavano i fucili, perchè l'obiettivo è appunto rappresentare gli Inuit quando ancora non c'era una significativa contaminazione occidentale, anche se contiene già alcune avvisaglie, come il commercio con l'uomo straniero dove Nanook è entusiasmato dal suo primo contatto con un grammofono. Perfetti regia e montaggio, usati in maniera creativa per creare tensione, suspense e identificazione.
Chiunque voglia studiare, ma anche fare documentari, deve partire da qui. Personalmente trovo un po' noioso il cinema d'osservazione in cui versa talvolta la ricerca etnografica e documentaria. I documentari davvero efficaci sono quelli capaci di creare una narrazione tesa e ritmata, ricordandoci di non prendere per verità assoluta ciò che vediamo. Come il cinema narrativo classico è figlio di Griffith, il documentario classico empatico è figlio di Flaherty. Imprescindibile..