Jolly Roger 7½ / 10 30/08/2014 16:14:10 » Rispondi ---------spoiler presenti------ Film che appartiene al periodo d'oro dell'horror all'Italiana, anche se è molto derivativo. Come sottolineato da molti, la Gravina regala un'interpretazione da oscar, così come la regia è di alto livello e le musiche, con quel violino trillante che accompagna in modo angosciante e malato alcune scene. La combinazione di questi tre fattori regala alcune scene di impatto davvero pesante. Ad esempio, tutta la scena iniziale, con i fedeli impegnati in vere e proprie manifestazioni di isterismo collettivo che urlano ed implorano davanti alla statua della *******, oppure la scena dell'icona con il Cristo blasfemo gettato nel camino, o la scena della cena, dove la protagonista dimostra per la prima volta pubblicamente ed in modo evidente, con il proprio comportamento insano ed il linguaggio blasfemo, di essere posseduta dal demonio. Tuttavia, alcuni hanno citato l'Esorcista dicendo che questo film è migliore. Non sono d'accordo. E non è solo una questione di diverso budget: L'Esorcista eccelle in tutte le sue componenti, mentre non si possono negare alcuni macroscopici difetti de L'Anticristo.
Innanzitutto, il comportamento dell'indemoniata è esagerato. Spegne le luci, le riaccende, solleva gli armadi, apre finestre, scaglia forbici. Poi diventa invisibile….totalmente o anche solo parzialmente. Riesce a smaterializzarsi e riapparire da un'altra parte. Tutte queste esagerazioni, unite al fatto che gli effetti speciali sono approssimativi, risultano involontariamente comiche. La scena della lievitazione, ad esempio, in tale contesto poteva essere evitata - invece addirittura l'indemoniata esce dalla finestra, si fa un giro in cortile e poi rientra…sempre lievitando. Per quanto riguarda la possessione, non vi è alcuna analisi medica sulle condizioni dell'indemoniata né una credibile reazione degli altri, come avviene ne L'Esorcista. L'unico interpellato è uno psichiatra amico di famiglia, il quale peraltro non crede alla possessione demoniaca nemmeno quando la paziente gli da inoppugnabili dimostrazioni sollevando un intero salotto di roba ….peccato però che lo stesso psichiatra creda nella reincarnazione e propini la farneticante teoria secondo la quale la psiche di un individuo possa trasmettersi ad altri oltre la sua morte.
Al di là di questi difettucci, che fanno più sorridere che altro, il film è davvero bello, trasmette tensione e inquietudine, concordo con chi lo ritiene uno dei migliori film sugli esorcismi. Magari ci fossero ancora horror così!