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QUATTRO PASSI TRA LE NUVOLE regia di Alessandro Blasetti

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dobel     8½ / 10  05/01/2010 15:32:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che poesia e che freschezza in questa pellicola di Blasetti. Gino Cervi è stato uno degli attori meno artefatti del nostro teatro e del nostro cinema. Il suo accento bolognese non andò mai perduto del tutto, e lo rese un interprete di grande umanità e di grande semplicità. In questo film riveste un ruolo che risultò essere fondamentale per la sua carriera. La vicenda ricorda molto da vicino quella di 'Totò e Carolina' di Monicelli. L'epilogo è differente, e alla fine siamo di fronte ad un interrogativo. E' contento il protagonista della propria vita, o non avrebbe voluto rimanere in quella casa di contadini nella quale la morale ipocrita sembra avere la meglio su tutto, ma dove poi il buon senso e la pietas trionfano sempre...?
Non saprei. Certo il povero Paolo ha un bel daffare per reggere il gioco di Maria. L'inganno viene scoperto, le cose rischiano di mettersi male per tutti, ma la sensazione di aver fatto del bene ad una poverina ripaga di ogni affanno.
E poi... quel mondo contadino lontano dalla frenesia della città, dall'ansia di dover tirare in fondo al mese, dal dover vivere entro quattro anguste mura lontano dal sole e lontano dagli spazi aperti di cui l'uomo volente o nolente ha un bisogno fisiologico direi, oggi come oggi, quasi disperato... Tutto questo risveglia nel protagonista un senso di pace che si va ad infrangere al rientro nel proprio appartamentino nel quale non può prendere contro a nulla per non fare rumore e svegliare gli altri inquilini che stanno ancora dormendo.