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AMERICAN GOTHIC regia di John Hough

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Angel Heart     6 / 10  10/08/2010 00:43:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una media decisamente alta per un filmetto che per anni e anni mi aveva sempre incuriosito particolarmente, grazie anche all'intrigante trailer presente in una mia vecchia VHS (Kickboxer 2). Spinto dai commenti positivi della community del sito, mi sono finalmente deciso a vederlo. Tuttavia l'entusiasmo che provavo in partenza è rimasto campato per aria durante tutta la visione. Un vero peccato, dato che il potenziale per fare un film degno di nota c'era eccome. In alcune scelte la pellicola, nel genere, si eleva a livelli eccelsi: un'atmosfera sinistra e inquietante, dei cattivi bigotti, fanatici e schizzati come non mai (grandioso il quintetto composto da Mà e Pà e dai bambinoni Woody, Fanny e Teddy) ed alcune trovate macabre e geniali degne di un horror che si rispetti (il bambino morto, il giro sull'altalena, il salto della corda, le nuove bambole, o la fine della penultima ragazza).
Purtroppo, queste qualità sono distribuite a tempi molto distanti l'un dall'altro, alternando momenti leggermente tesi ad altri sinceramente noiosi. Ma quello che penalizza di brutto la pellicola, oltre ad una parte centrale che va piuttosto a rilento, è la scelta e credibilità nei comportamenti dei protagonisti, stupidi ed idioti come non mai. Personaggi del genere è cosa ormai risaputa che debbano fare sempre le cose più assurde nelle situazioni meno adatte. Ma ragazzi, qui si toccano vette di imbecillità stratosferiche. Arrivano sull'isola in sei (scontato fin dall'inizio che sono in cinque di troppo). Mollano il più sfigato a sorvegliare l'idrovolante, gli altri partono alla ricerca di aiuto. Trovano la casa, entrano e cominciano a toccare pincionare e mettere tutto a soqquadro fregandosene altamente di chi ci abita. Poi, malgrado si accorgano che l'ospitale famiglia, che comunque li accoglie, è completamente pazza (avete detto Non Aprite Quella Porta?) e che un loro amico, nell'indifferenza generale più totale, muore ammazzato (anche se loro da mongoloidi non lo sanno), continuano a caz.zeggiare tranquillamente per altri due giorni interi prima di avere l'illuminazione e pensare che forse si trovano in pericolo. Intanto dell'altro amico lasciato da solo all'inizio del film non se ne ricordano nemmeno. Tutto va avanti così tra espressioni ebeti (soprattutto la protagonista rincog.lionita al massimo) e dialoghi ridicoli, per poi arrivare al buon finale, sbrigativo ma fortunatamente azzeccato e ben congegnato. Sarà difficile però arrivarci senza sonnecchiare. Forse risulterà più facile spegnere prima... Insomma, un difetto simile nella maggior parte dei casi sarebbe irrisorio, ma qui rende la visione davvero insopportabile. Tanta stupidità è più unica che rara.
Mi dispiace, perchè l'ottima idea aveva tutte le carte in regola per tramutarsi in un buon film. Se ci fosse stato un pizzico d humour in più, e si fosse soffermato più a lungo sulle abitudini ed usanze della famiglia (ripeto, davvero grottesca ed originale, unico motivo per guardare la pellicola) invece che sulle cretinate che avevano da dirsi sti cinque babbei, forse il risultato sarebbe stato migliore. Invece, si arriva a malapena alla sufficienza. Che spreco...

Che sia ben chiao che è un 6 - -
76eric  10/08/2010 01:03:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grande Angel, questo film mi inquietò non poco quando lo vidi un bel pacco di anni fà, prova a vederti dello stesso regista The incubus, che è più sconosciuto.Magari potrebbe piacerti.
Ho saputo dal tuo commento di Un biglietto in due della sorte del mitico John Candy, poi ho visto sulla Wikipedia.........., quanto mi è dispiaciuto. Bonne nuit.
Angel Heart  10/08/2010 14:16:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao, come dicevo le idee c'erano tutte, l'atmosfera e la famiglia pazza in primis. Purtroppo le gesta dei protagonisti hanno rovinato tutto. Ma il film che mi hai indicato sembra bello, lo scarico e ti faccio sapere.
Purtroppo si, una gran perdita per il cinema comico quella di John Candy, di cui proprio domenica pomeriggio hanno passato in tv Zio Buck, sempre diretto da John Hughes, a sua volta morto d'infarto l'anno scorso (per me è stato proprio un brutto colpo) mentre passeggiava tranquillamente per Manhattan. In compenso, agli Oscar 2010, un buon quarto d'ora l'hanno impiegato per ricordare lui e le sue opere presentate da alcuni degli attori divenuti famosi proprio con i suoi film (Molly Ringwald, Matthew Broderick, Macaulay Culkin ecc...).