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DON CAMILLO (1983) regia di Terence Hill

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Arkantos     4½ / 10  09/08/2020 15:26:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Allora, premetto una cosa: di questo Don Camillo io ho visto la versione in DVD, l'unica reperibile al momento e leggermente più breve di quella originale (anche se non so cosa abbiano tolto), mentre quella televisiva, di ben due ore e tre quarti, è pressoché introvabile essendo stata trasmessa soltanto una volta e ai tempi registrare i programmi tv con VHS vergini non era ancora così in voga come invece fu negli anni '90.

ATTENZIONE SPOILER!!!

Bisogna premettere un'altra cosa: questo film è di fatto un reboot-remake destinato in particolare al pubblico anglosassone sfruttando la fama dell'allora ancora molto in forma Terence Hill, e qua ragazzi, non si può non immaginare una lore coinvolgente Don Camillo che, in seguito a una strada violenta, decide di andare per il bene cambiando il nome in Don Matteo e viaggiando verso Gubbio! Comunque, essendo un remake per i paesi che conoscono poco il personaggio di Guareschi, prendere i frammenti migliori delle sue storie qua è più che lecito, a differenza di Don Camillo e i giovani d'oggi che voleva essere un film originale.
Pure qua il personaggio di Don Camillo funziona bene, Terence Hill ha una buona performance e distante dallo stile di Fernandel dando un'attitudine, appunto, più alla Don Matteo un pò più disposto a dare legnate. Ancora una volta Peppone qua è molto carente, non tanto nell'interprete che tutto sommato se la cava, semmai per il pochissimo spazio riservatogli, annullando quasi del tutto le diatribe tra il parroco e il sindaco. Infatti buona parte del tempo sarà dedicata a Don Camillo che aiuta bambini oppure in scene che citano un avvenimento famoso, ma su quest'ultimo ci tornerò dopo.
Il film di per sé non è brutto; la regia spesso è nella media, la rilettura in stile anni '80 ci sta, il cast tutto sommato non è male, ma vanta tantissimi problemi a livello di ritmo rendendolo un film dannatamente noioso; già le sottostorie non sono minimamente collegate tra loro (insomma, pare vedere tanti piccoli cortometraggi), la trama principale (Terence Hill che cerca di non trasferirsi a Monterana) quasi non si sente e a ciò aggiungeteci sbalzi temporali totalmente random che confondono.

Il peggio però, lo spiego adesso ponendovi un quesito: qual è la cosa che un film italiano non può mai lasciare inosservata?
Il Natale? Naaah, non era ancora il periodo.
La vacanza al mare? No.
Maradona? Ci siete vicini.
Ovviamente parlo del CALCIO!!!
Infatti, tra le scene citate, viene considerata pure la burrascosa partita di calcio tra la squadra chiesaiola e quella comunista, che qua ricoprirà un ruolo molto più importante, occupando bene o male metà del minutaggio.
Potrei passarci sopra se non fosse per quei dannati rallenty! Fate conto che queste partite, per quasi metà tempo, sono riprese al rallenty in pieno stile David DeCoteau, usati pure su scene che non hanno senso di essere calcate con questa tecnica, rendendo queste partite le più noiose che abbia mai visto dai tempi della visione di Fuocoammare! Già il film è noioso di suo, le partite di calcio sono un calcio nelle palle di raro dolore! Giusto giusto salvo il finale coi calci di rigore di Peppone (gli unici momenti che usano bene il rallenty) e la zuffa finale nel fango.

Al giorno d'oggi, l'unica effettiva utilità del film è quella di segnalarlo a Mightypirate, di sicuro saprà tirare fuori una signor videorecensione con teorie ancora più strampalate delle mie sui collegamenti tra Don Camillo e Don Matteo, una nuova cover motociclistica di Albo Abourt del Prete Superpiù (https://www.youtube.com/watch?v=gKmqx6MXulU&list=PLFlMH07OdR-Sb2lZah684Z1SQUVGpu3c1&index=8) e, soprattutto, il mistero del "clèrgé" (https://www.youtube.com/watch?v=j0PsWqsNkOo&t=395s): cosa voleva indossare Don Matteo nella prima puntata?!
Finendo col commento e col progetto Don Camillo (almeno per ora, perché ci sono ulteriori adattamenti), film piuttosto tralasciabile pure per i fan di Terrence Hill, essendo poco divertente.