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THE ACT OF SEEING WITH ONE'S OWN EYES regia di Stan Brakhage

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Terry Malloy     10 / 10  15/08/2007 21:11:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ah geniale...
il regista elimina il secondo elemento più importante del Cinema: il sonoro.
nell'atto di vedere qualunque cosa, anche la più terribile come un autopsia dal vivo, il regista inserisce con maestria la sua accusa e critica: l'atto di vedere è diventato nella società moderna, con i film, i video, internet e tutta la tecnologia non uno sfizio, uno svago, bensì una necessità, un dovere; al giorno d'oggi tutto è filmato, tutto si può vedere e tutto è oggetto di adulazione cieca.
su youtube dove ho visto questo capolavoro, c'è questo commento:
"auuug, i just love to fuck a corpse"
dovrebbe dire tutto.
Sanjuro  11/09/2008 11:26:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io il titolo l'avevo inteso, come "L'atto di vedere con i propri occhi" nel senso di accedere ad una nuova verginità oculare. Come una seconda volta vergine dell' apparato visivo. Inutile dire che questo video sia un capolavoro che colpisce nelle trame più profonde dell' uomo: la violenza, la caducità di ogni cosa, il dolore, le ambizioncelle umane coricate su una fredda lastra di ospedale. Cosa rimane degli amori, dei sogni, delle aspettative, della patetica carriera lavorativa di ognuno di noi? Nulla. Forse è proprio per questo che il video di Brakhage, oltre a sottointendere alla morte e al dolore, sia così brutale. Ci diamo davvero troppa importanza...con la nostra giostrina di fobie e ansie quotidiane, quando tutto si sfilaccerà come questi corpi fino a tornare alla non nascita. Nascita - Oblio - NonNascita. Brakhage questo ce lo fa vedere chiaramente...
Sanjuro  11/09/2008 11:26:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io il titolo l'avevo inteso, come "L'atto di vedere con i propri occhi" nel senso di accedere ad una nuova verginità oculare. Come una seconda volta vergine dell' apparato visivo. Inutile dire che questo video sia un capolavoro che colpisce nelle trame più profonde dell' uomo: la violenza, la caducità di ogni cosa, il dolore, le ambizioncelle umane coricate su una fredda lastra di ospedale. Cosa rimane degli amori, dei sogni, delle aspettative, della patetica carriera lavorativa di ognuno di noi? Nulla. Forse è proprio per questo che il video di Brakhage, oltre a sottointendere alla morte e al dolore, sia così brutale. Ci diamo davvero troppa importanza...con la nostra giostrina di fobie e ansie quotidiane, quando tutto si sfilaccerà come questi corpi fino a tornare alla non nascita. Nascita - Oblio - NonNascita. Brakhage questo ce lo fa vedere chiaramente...