Terry Malloy 7½ / 10 28/05/2015 15:53:30 » Rispondi Esercizio di stile bellissimo, importante per l'ambientazione sordida più che per il personaggio, un essere estremo, ma non mondano, anche se come tutti i caratteri sorrentiani, in contatto col mondo intero e al contempo separato da esso, dalla vera vita la quale, célinianamente, sta al di là. I veri sentimenti ti calano in un universo che sembra contraddire se stesso, in quanto sembra, svevianamente, separarti dalla possibilità di amare, e viceversa. Sorrentino si dimostra già abilissimo (e basta con sta bravura nella mdp) nel riutilizzare, rubare, temi vecchi della letteratura alta del Novecento e inserirli in un contesto nuovo, che oscilla tra il personale della sua esistenza di osservatore mondano irrotto nel nostro cinema al fine di cambiarlo e "creargli problemi", e un sincero approccio al contemporaneo, romanzesco, qui fiabesco (ricordiamoci che anni dopo Tornatore copierà a man bassa con "La migliore offerta"), ma in maniera incredibile e assurda; nuovo. Sorrentino ha il merito di fare solo quello per cui il cinema è nato, narrare cose della vita con le cose della letteratura, mostrarle con un'estetica pomposa, ma intima. Creare più paradigmi di se stesso, ma rimanendo in maniera imbarazzante e odiosa, se stesso. Come Geremia.
elio91 28/05/2015 22:43:17 » Rispondi Mi è sempre sembrato il Sorrentino più "sprecato". Dalle basi promettenti ma sviluppate in un modo sfilacciato, concentrato su Geremia ma non a dovere sugli altri personaggi (e qui forse si nota il troppo feticismo nei confronti dei personaggi dell'autore che con il tempo ha provato a darsi una calmata e a costruirlo partendo da altre basi). Rizzo è un gigante però. Concordo, un minore. Di certo quello che amo di meno nella filmografia di Sorrentino.
Terry Malloy 29/05/2015 13:33:36 » Rispondi lo trovo comunque un film bellissimo, ma si sa che vuoi per forza rompere il *****