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WORLD TRADE CENTER regia di Oliver Stone

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Invia una mail all'autore del commento Zazzauser     7½ / 10  15/10/2006 22:50:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il nome di Oliver Stone c''è, ma per una volta non è quello che mi ha spinto a vedere la suddetta pellicola, ma per osservare come il tema dell''11 settembre viene analizzato anche in confronto al precedente "United 93". Devo dire che non mi trovo affatto d''accordo con la recensione di Marsellus. Non l''ho trovato un film noioso, nè tirato troppo per le lunghe (le due ore passano e tengono comunque col fiato sospeso) e poi che ci fosse un minimo di retorica, di volontà di far piangere, di ampollosità lo si capiva già dal trailer ed anche in questo caso ne ho trovata molto di meno di quel che mi aspettavo. Stone non prende posizioni rigide né accusa nessuno, se non il genere umano che è stato capace di commettere una simile malvagità; forse eccede nelle scene di pianto ed in alcune sequenze dal tono di tragedia alla Mario Merola per intenderci (il pianto di Maria Bello con la signora che ha perso il figlio, le visioni di Nicholas Cage, Micheal Peña che scrive "I love you", i vari (troppi) "Per favore dì ai miei figli e moglie che voglio loro bene", il patriottismo del marines ecc.), fa leva più sulla disperazione personale dei parenti delle vittime e di coloro che rischiavano di perdere la vita in quel disastro e quindi fa trasparire un''emotività se vogliamo banale, ma autentica. Non si possono negare i sentimenti, seppure scontati, che hanno provato quelle persone. Ci sono stati veramente poliziotti, vigili del fuoco, marines che hanno messo a repentaglio la propria vita per salvare quelle altrui! Come si può far finta che tutto ciò non sia successo?
Oltretutto ci vengono risparmiate le eccessive immagini reali del fatto, già viste e riviste, mentre viene privilegiata la testimonianza diretta di due agenti e delle loro famiglie, piccola tragica realtà in mezzo alla tragedia generale.

Non penso che il regista abbia voluto porre una critica sull''avvenimento: il suo obiettivo è l''esposizione nuda e cruda, ma significativa di tutto, di fatti provati in prima persona.
Importante: non si tratta quindi di un''opera molto coraggiosa, in cui si preferisce non esporsi troppo evitando volutamente l''opinione personale (come d''altronde avveniva in United 93: i fatti parlano quasi sempre da soli in casi come questi) e che dunque non fornisce materiale agli ignoranti che stroncano pellicole su pellicole giocando solo sulla veridicità dei fatti che espongono e non sulla qualità effettiva del lavoro... e quindi chi dà brutti voti a questo film solo per quello che tratta non si può più nascondere dietro l''ipotesi del complotto a cui tutti gli eccelsi dietrologi fanno sempre riferimento, ma arriva a negare completamente la realtà dei fatti.

Sul lato prettamente tecnico la regia non è così degna di nota, nella recitazione mi è piaciuto Cage (non che il suo personaggio fosse poi così difficile da interpretare) e Peña ed Hernandez sono molto simili (che vergogna, durante tutto il film ho pensato che ad interpretare Jimeno fosse Hernandez...), bravine Maria Bello e la Gyllenhaal.
maremare  16/10/2006 10:36:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
stride un po' il voto così alto e un commento che salva molto poco del film di stone.
anzi salvi solo l'intepretazione di cage per poi, giustamente, dire che non era così difficile quella parte.

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Invia una mail all'autore del commento Zazzauser  23/10/2006 15:49:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Salva molto poco del film di Stone? Non hai inteso bene quello che volevo dire.
Che il film sia pieno di scene di pianto, di retorica e di ampollosità, come ho già detto, lo si nota sin da subito. In questo si allontana molto dal precedente Greengrassiano United 93.
E allora? CHI ha la presunzione di negare tutto quello che è successo alle famiglie dei poliziotti? Avanti ragazzi... si può prendere in giro la tragicità di un film sentimentale con la solita trama, non la tragicità più che di un disastro di simili proporzioni, della situazione che hanno vissuto due persone.
Se voi foste stati là sotto anche solo a vedere cos'han patito direste che il film è realizzato bene. Intendiamoci, bene, non da 10 né tantomeno da 9 o 8. 7 e mezzo com'è giusto che sia.
Nel recensire questo film Shineonthepiper è stato il più esplicativo (anche se non il più completo) e condivido molto di quello che ha scritto (tranne il voto troppo alto)
maremare  24/10/2006 11:00:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
scusa ma tu commetti l'errore concettuale che fanno molti avvicinandosi a questo film. qua si giudica un prodotto cinematografico e dello specifico tu non salvi granchè. poi ti scagli contro i critici insensibili che dovrebbero avere patito sotto le macerie per apprezzare il film di Stone. ma che ragionamento è? devo morire affogato per apprezzare maggiormente quel mezzo fiasco del film di Martinelli? (Vajont) e ce ne sarebbero mille altri di esempi. qua si giudica un 'prodotto cinematografico' e il giudizio che dai al film e alla regia è da 6 non di più.
Invia una mail all'autore del commento Zazzauser  27/11/2006 15:55:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono io che non capisco te.
Non ho detto che i critici per apprezzare il film di Stone devono essere stati sotto le macerie... ho detto solo che dei poliziotti sono stati sotto le macerie ed il film di Stone trasmette bene le sensazioni da loro provate.
P.S. A me Vajont è piaciuto.