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WORLD TRADE CENTER regia di Oliver Stone

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mondorama     7½ / 10  20/10/2006 11:35:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho visto il film ieri ... che dire ... nei vs. commenti si parla di retorica ... di una sceneggiatura debole ... di pomposità ... assenza di pathos ecc ... bene io dico è vero!!! sono tutti elementi presenti nel film ... mi spiego con degli esempi pratici: le guardie portuali si presentano nel WTC ... il protagonista si rivolge a loro chiedendo chi se la sente di salire, su una ventina accettano solamente in 4 ... se questo particolare fosse stato inventato saremo qui tutti a dire "classica americanata" facile i 4 eroi che si saccrificano per gli altri ... e comunque il vero elemento essenziale della vicenda sembra uscito da uno di quei luoghi comuni del cinema di genere (quello catastrofico) tra i più assurdi ... il tipo che appresa la notizia dell'attacco sente il bisogno di partire per new-york ... il classico *****ne "ex-marine" americano, che si rasa a zero, tira fuori dall'armadio la divisa e parte per "Ground-zero", riesce ad eludere il blocco delle ricerche dei superstiti ... e come per magia è proprio lui a trovare i due sventurati ... che dire già questo basterebbe per alzarsi dalla poltrona della sala andare al bar ed ubriacarsi ... dicendo al barista che mi era sembrato di rivedere il pilota fallito di "indipendence day" che si redime diventando un eroe ...
... ma le cose sono andate così in questa triste e per certi versi fortunata vicenda ( parlo dei due superstiti perchè di fortunato qui c'è davvero poco) ... e quindi mi viene da dire... forse quando si parla di uomini il luogo comune è normale, forse l'eroismo è mediocrità e non è originale ... ho letto nei vs commenti che i primi minuti del film sono da antologia e devo dire che sono daccordo in effetti O.S. da il meglio di se ... con l' utilizzo del rallenting in maniera magistrale ... avrebbe potuto continuare così, ma sarebbe stato giusto??? ... forse ha voluto dare risalto alle storie di quei due uomini e alle loro famiglie in pena ... alla paura di perdere la vita ... forse il fatto che abbia scelto di raccontare la storia di due sopravvissuti e non la storia di uno dei 3000 morti, non va ricercata nell'egoismo e nel fatalismo della società americana ma nell'esigenza di un uomo che come tutti noi ha bisogno di credere nella speranza ???

a me il film è piaciuto ...
Invia una mail all'autore del commento Caio  21/10/2006 03:57:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eccomi di nuovo. Tu potresti rispondermi che non ha importanza, che il film va giudicato a prescindere dal fatto che la finzione sia più o meno vicina alla realtà....ma in questo caso non ci riesco! Perchè si tratta di una vicenda ancora troppo vicina a noi, perchè quel giorno ha segnato l'i nizio di una nuova epoca per tutti noi occidentali di cui ignoriamo completamente i percorsi futuri. E' lo stesso motivo per cui mi sono rifiutato di vedere l'altro film sulle torri gemelle (quelle sul terzo aereo). Non è un film sul nazismo o sulla prima guerra mondiale, eventi storici che seppur rimangono intrisi di contraddizioni sono stati analizzati nelle loro cause e conseguenze...l' 11 settembre è un evento così vicino a tutti noi....non so, mi turba l'idea che si sia capaci di farne un film drammatico con effetti speciali e tutto il resto...non mi piace.
mondorama  23/10/2006 14:08:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Rispondo solo ora perchè ero fuori per lavoro ... sono pienamente d'accordo con quello che dici ... in effetti analizzavo il film nel senso di dire che siamo di fronte ad un opera che non può essere analizzata da un mero punto di vista cinematografico ... che a dire il vero sarebbe piuttosto scadente levata la prima mezz'ora ...
Invia una mail all'autore del commento Caio  21/10/2006 03:51:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Te l'ho detto voglio sperare che le cose siano andate esattamente come il film ce le presenta...ok un film è sempre un film deve cmq essere caricato da una dose di pathos e di momenti di ampio respiro, ma quanto dei particolari della vicenda sono andati esattamente così e quanto invece è frutto della volontà del regista di proporre una propria visione delle cose?