pompiere 7 / 10 09/02/2009 17:44:01 » Rispondi Smaliziati e perfettamente "integrati" dalle/nelle sceneggiature contemporanee che raccontano una "caccia all'uomo", la trama di "the third man" di Reed/Greene non può essere considerata così sorprendente e avvincente (aleggia, infatti, per tutto il film, una certa prevedibilità e macchinosità di scrittura).
Certo, la regia è diligente, Alida Valli è perfettamente calata nella parte e recita in modo disinvolto sia in lingua inglese che tedesca, Welles ha la faccia furba di chi la sa lunga (e sembra aver capito come sfruttare il momento storico) e la fotografia (soprattutto notturna) rende benissimo una Vienna lugubre e sotterranea.
Ma il tema suonato alla cetra da Anton Karas, che ci accompagna per gran parte del film, sarebbe stato più consono a un film "circense" e "visionario" girato da un Fellini che non propriamente ai ritmi e alle atmosfere del noir; le parole del personaggio di Welles, alla scesa dalla ruota panoramica, suonano troppo enfatiche per poter invitare a una seria riflessione.