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IL TERZO UOMO regia di Carol Reed

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JOKER1926     6½ / 10  26/06/2015 17:44:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il noir di Carol Reed, "Il terzo uomo" è, almeno nella forma, un terminale esempio di produzione del "genere" citato. Le peculiarità del noir, infatti, poggiano da sempre su storie losche attorniate, nella concezione artistica e visiva, da un gioco di ombre ove il nero deve descrivere esteticamente l'immagine del cattivo di turno.
La resa de "Il terzo uomo" nel suo stile e nel suo processo tecnico è portato a termine in un modo esemplare; ci sono perlomeno una decina di fotogrammi sinonimo di Capolavoro; Carol Reed su questo si supera mostrando allo spettatore un noir che nella forma non ha rivali particolari. Gioca a favore, poi, una location suggestiva, parliamo di una Vienna devastata dalla guerra mondiale, la distruzione è lancinante, viva più che mai.

Nel film del 1949 sembrerebbe girare tutto alla perfezione, ma a nostro giudizio qualcosa si inceppa, o meglio, delude le aspettative.
Appurato fin da subito le grazie della regia di Reed, diciamo che "Il terzo uomo", pecca nella sua storia. In un primissimo momento il plot attrae parecchio; la storia non sembra esser cattiva; ma come spesso accade a venir meno, in modo pesante, è lo sviluppo del tutto. La trama non decolla, rimane attaccata a piccole forzature che praticamente non permettono alla pellicola di entusiasmare definitivamente. Le tematiche si fanno pure ripetitive; il protagonista rincorre la verità ed è ostacolato dalla polizia. Avvertiamo poca originalità.
Altro piccolo neo del film è forse la colonna sonora, fuori contesto.

"Il terzo uomo" è quel classico prodotto bello ma senza anima; da vedere solo per la sua imponente ed elegantissima elaborazione visiva, atmosfere e scenografie sugli scudi.