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TERROR TRAIN regia di Roger Spottiswoode

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Spotify     4½ / 10  23/04/2016 00:37:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scialbo thriller del 1980 che continua il filone degli slasher movies, inaugurati 2 anni prima da Carpenter con il suo "Halloween". "Terror Train" non aggiunge assolutamente niente al genere, tuttavia nei gloriosi anni 80 diventò un piccolo cult, forse per via della location, forse per via che la protagonista era una certa Jamie Lee Curtis, fatto sta che all'epoca divenne piuttosto popolare. La cosa che mi sorprende più di tutte è la media dei voti che si ritrova questa pellicola su questo sito, decisamente alta per un prodotto che invece, secondo me, è parecchio scadente. Innanzi tutto la regia di tale Spottiswoode è piattissima, non suscita alcuna emozione, la tensione è nulla (cosa grave per uno slasher) e non c'è mai mai un vero e proprio decollo della storia. Ma la cosa che più di tutte non mi è piaciuta, è stata la presunzione del regista, il quale, penso, volesse girare un horror puro, ma toppa clamorosamente, perché questa pellicola non ha nessun elemento riconducibile al cinema dell'orrore. Non c'è sangue, neanche nelle sequenze delle uccisioni, il massimo che si vede è la testa mozzata di uno dei ragazzi uccisi e basta. Poi non ci sono per niente scene paurose o che comunque incutono ansia o suspense. Il killer non desta il minimo timore, anche a causa di alcuni comportamenti alquanto grotteschi. Il film quindi è in teoria un thriller, pur non essendo soddisfacente neanche da questo lato, però, per forza di cose, può essere catalogato solo in questo genere. Direzione degli attori modestissima, il director si limita a svolgere il compitino e basta, poi nessun personaggio, eccetto quello di Alana, è interessante, tutti molto stereotipati. Il ritmo è molto compresso, spesso si procede troppo, eccessivamente a rilento, un sacco di sequenze sono supplementari e inutili e l'interesse per la vicenda non è mai alto. La narrazione ovviamente ne risente, e in più c'è da dire che in questo campo, Spottiswoode fa proprio il minimo sindacale. Altra cosa della regia mal riuscita e che contribuisce sensibilmente a rendere il ritmo lento, è stata la gestione degli interni. Infatti la pellicola si svolge interamente dentro al treno, e ciò alla lunga diventa molto scocciante. Il regista non riesce minimamente a valorizzare l'interno della location, anzi, si ha la sensazione che l'ambientazione sia anche abbastanza inverosimile per una trama del genere. La fotografia di certo non aiuta, incolore e insipida, non da un minimo di atmosfera. La sceneggiatura, se c'era, sarà stata di circa una decina di righe, tutte di continue situazioni ripetute. Non c'è mai un colpo di scena che faccia effetto, un'idea innovativa, un qualcosa che risollevi il tutto da una pericolosa caduta libera che si fa sempre più ripida, man mano che la storia va avanti. Il movente dell'assassino è tra i più scontati che ci potessero essere. Pessima stesura dei personaggi (il personaggio del mago penso sia tra i più inutili dell'intera storia del cinema) e dialoghi telefonatissimi, approssimativi e mai coinvolgenti. Poi ho trovato alcune situazioni davvero stupide e al limite della credibilità. Tra le poche cose buone, ho visto una Lee Curtis in buona forma, si dimostra un'attrice molto portata per questo tipo di film, inoltre nel 1980 veniva ancora dal successo di "Halloween" di appena 2 anni prima, quindi faceva gola a parecchi registi desiderosi di sperimentarsi negli slasher movies. L'attrice è brava, in particolare riesce ad essere efficace nelle scene in cui è faccia a faccia col killer. L'interpretazione dei dialoghi, per quanto questi siano mediocri, non è male e le espressioni sono convincenti. Poi, come ho accennato in precedenza, è anche l'unica interprete ad essere diretta e caratterizzata con un po' più di impegno da Spottiswoode. Un altro elemento che non mi è dispiaciuto è stato il finale, dove finalmente si intravede qualche buona scelta registica (vedi spoiler) e qualche sprazzo di innovazione. E' un'epilogo che non risolleva di molto le sorti dell'opera, però, confrontandolo col resto di essa, è certamente tra le cose migliori.

Conclusione: filmetto molto banale e insulso, non trasmette nulla e se non era per la Lee Curtis, il voto sarebbe stato anche più basso. Bocciato!

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