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NAPOLETANI A MILANO regia di Eduardo De Filippo

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elio91     7½ / 10  31/12/2011 20:44:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Piccolo gioiello dimenticato di Eduardo De Filippo, qui al cinema nella veste di regista e attore e senza il supporto dei fratelli.
Molti erroneamente lo indicano come esordio registico quando già precedentemente Eduardo aveva diretto altri film (Ti conosco mascherina, le versioni da cinema di Napoli Milionaria e Filumena Marturano).

Si sa che De Filippo era un animale da teatro, e che ha fatto cinema come una sorta di "ripiego"; Fellini lo chiamava scherzosamente "scozzese" perché poco avvezzo ad usare la macchina da presa come un ottimo regista saprebbe fare, e lo diceva lui stesso: "La regia cinematografica è, nel complesso, più impegnativa e presenta
maggiori difficoltà e problemi di quella teatrale".
Ciononostante anche in questo Napoletani a Milano vi sono alcune soluzioni ottime, e visto oggi andrebbe riscoperto anche per quello che questo film vorrebbe dire.
Le facce scelte da Eduardo sono perfette, le varie storie che si vanno ad intersecare nel racconto soffrono ogni tanto di un certo retrogusto didascalico e sentimentale ma riescono anche ad evadere ogni deriva qualunquista o buonista, a parte il finale che però ci può (anzi si deve) stare.

L'Eduardo regista, per sua stessa ammissione, si sacrifica nel ruolo di attore lasciando più spazio anche ad altri personaggi ed è un peccato, perché quando parla il magnetismo non ti permette di staccare gli occhi dal suo volto: "Osservando i film finora da me stesso diretti, ho constatato che il regista Eduardo De Filippo non è, per esempio, riuscito sempre a controllare l'attore
cinematografico Eduardo De Filippo"

Un film che può ancora oggi essere da insegnamento per alcuni individui che fanno a gara col pregiudizio su Napoli e i napoletani, e che inoltre affronta una tematica tutt'altro che semplice come quella del lavoro operaio.
Da riscoprire.