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TAKESHIS' regia di Takeshi Kitano

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Invia una mail all'autore del commento Banana Pie     8 / 10  24/07/2009 14:14:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pellicola molto particolare questa, improponibile a coloro che non conoscono il regista. Il film è zeppo di Citazioni, tutte in un tono molto dissacratorio, caricaturale, parodistico. Takeshi non si celebra ma si mostra nella sua contrapposizione fra uomo di successo e uomo comune, mostra il rapporto del regista e dell'uomo di spettatolo con il pubblico e con le sue opere. Quest'opera forse autobiografica è concepita dallo stesso regista come puro "entertainment", dichiarando che ulteriori interpretazioni ne avrebbero rovinato la visione, e così funziona, al pari di un'opera surrealista. Il film esprime in toni sinceri il rapporto di Takeshi con sè stresso e con il resto, con il pubblico, con la fama, con le aspettative, con le sue opere, mescolando conscio e inconscio.
Questo primo capitolo di una trilogia, che sia puro "entertainment" o arte concettuale, consiste sicuramente in un'opera metafisica, ben diversa dalle normali opere di Kitano, Il film oltrepassa la natura stessa di film descrivendo una realtà "oltre" a ciò che si evince dalla sola visione della pellicola, non per niente come già specificato quest'opera può essere veramente apprezzata solo da chi conosce il regista.
La colonna sonora è ben più eclettica di quella dello storico compositore Takeshisiano Joe Hisashi, abbandonato già dai tempi di Zatoichi, meno delicata ma per questo più adatta a questo genere di film.
La valutazione è complessa, il film è azzeccato e particolare, ma resta comunque un metafilm che non ha la potenza espressiva delle classiche opere di Kitano, opera secondo me indimenticabile, però solo perchè sono un grande fan di Kitano che riesce ad apprezzare questo sipario surreale che oltrepassa ciò che un film solitamente rappresenta.
Un 10 Per i Fan, perchè è più che indispensabile. Un 6 per gli altri, perchè è un film il cui equilibrio è dato dalla contrapposizione fra un significato elitario e una buona fattura.