LA MALEDIZIONE DELLA PRIMA LUNA regia di Gore Verbinski

bart  07/09/2003 20:31:32 » Rispondi
E infatti non li vado quasi mai a vedere. Se li vado a vedere è perchè pensavo che potessero averci qualcosa di buono.

bart  07/09/2003 13:26:59 » Rispondi
Guarda andy, ti sbagli. Forse mi sono espresso troppo frettolosamente e mi hai capito in maniera sbagliata. So benissimo che il primo scopo del cinema è di stupire, di essere spettacolare e questo è giustissimo perchè la gente va al cinema per divertirsi. Però ci sono alcuni film che non hanno alcun livello di "sostanza", che non sono curati in tutte le loro caratteristiche, che non dimostrano alcun lavoro a livello artistico, ma semplicemente commerciale. "Il signore degli anelli" almeno è ispirato a un romanzo di rilievo, complicato sì, studiato, che ha interessato...che tocca degli argomenti importanti, che fa riflettere (il genere o piace o non piace, non ci sono vie di mezzo), ed è stato un film creato con grande passione e grande attenzione, indirizzata sia all'appassionato del cinema e colui che "ama veramente" il cinema e riesce a comprendere il suo linguaggio. Si può benissimo uscire dal quotidiano anche con film apparentemente coerenti e realistici. Basta che pensi ai film che hanno fatto la storia, quelli che cominciano a farne parte e quelli che la faranno. Qualsiasi film tu vada a vedere al cinema è sempre evasione dal quotidiano, perchè non è la realtà. Solo che siccome la maggioranza sono film che escono dal quotidiano in modo palesemente spettacolare allora si fa fatica a vedere il lavoro di fantasia che ci può essere in un film più semplice come "Buongiorno, notte" o che ne so "Il pianista" per esempio. Io non amo i documentari, penso che siano la cosa più noiosa al mondo. Penso che si possa però fare un film che esce dalla realtà, ma che riesce comunque a stimolare delle riflessioni quando si esce dalla sala. Su cosa fa riflettere "Hulk" quando esci dalla sala? Su niente. Su cosa fa riflettere "Il risolutore" quando esci dalla sala? Su niente. Io sono un cinefilo del cinema d'autore e d'essai, ma allo stesso tempo continuo ad andare nelle sale a vedere film normalissimi, per il grande pubblico o giù di lì, e a volte sono riuscito a vedere dei film che comunque non erano privi di interesse. Dalla scorsa primavera a questo settembre però non sono riuscito a vedere un minimo sforzo da parte del sistema di distribuzione cinematografica italiano di mettere in circolazione anche film che possano soddisfare il pubblico in modo equilibrato. Ho solo fatto una riflessione impulsiva sul fatto che questa è diventata la "stagione della pura evasione" e che le sale sono ingiustamente e letteralmente sovrappopolate da film di questo genere, non permettendo così al resto della produzione mondiale di fare capolino anche in Italia, unico paese dell'Europa (forse insieme a noi ci va anche un pò la Spagna) ad essere ancora un pò indietro riguardo allo sviluppo del cinema. Ciò è dimostrato dal fatto che la stragrande maggioranza dei film nelle nostre sale siano solo americani ed il resto sia italiano e straniero, ma comunque solo una piccola, misera mollica di pane. Ti sembra democratico questo? Del resto, si potrebbe finalmente cominciare a dire che l'Imperialismo americano ha avuto conseguenze catastrofiche anche sul cinema oltreoceano, aimè. Bush, vorrei scritturarti come guest star in un prossimo film italiano girato da Bellocchio e farti fare una specie di conte Bulla, ti darebbero sicuramente un premio per migliore interpretazione grottesca.