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VAMOS A MATAR COMPANEROS regia di Sergio Corbucci

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  24/06/2011 14:57:47 » Rispondi
Un mercante d'armi svedese dal linguaggio forbito e uno zotico svelto con la pistola,due uomini molto diversi e la rivoluzione messicana sullo sfondo.Corbucci costruisce uno spaghetti-western avvincente caratterizzato da una trama molto agile e spigliata, con ricorrenti capovolgimenti di fronte che porteranno i due protagonisti a schierarsi contro i lori iniziali "datori di lavoro".
Le musiche di Ennio Morricone sono sempre quell'imprescindibile supplemento libidinoso ,mentre il colpo d'occhio tra paeselli diroccati e ampie distese inaridite dal sole è perfetta collocazione per questa selvaggia storia, piena zeppa di azione con frequenti sparatorie e carneficine.
Il regista trasla le problematiche scottanti della sua epoca ponendosi il dilemma di quando e quanto sia legittimo ricorrere alla violenza per far trionfare i propri ideali.Corbucci sembra non venire a capo del problema in modo perentorio,privilegiando una soluzione di comodo comunque favorevole alla fazione più onesta e liberale.
Il cast è di quelli che lasciano il segno:Tomas Milian si distingue come mattatore e buffo interprete dei frequenti momenti comici di cui curiosamente la pellicola è costellata,c'è poi Franco Nero,sempre a suo agio in questi ruoli e con il mitragliatore in pugno ,mentre falcidia i nemici, sembra ritrovarsi di nuovo nei panni di Django ,personaggio con cui Corbucci lo lanciò.
Poi c'è il perenne ghigno malefico dello strafumato Jack Palance e quindi l'illuminato pacifista Fernando Rey.Le signore ,entrambe di origine teutonica,non passano inosservate sebbene relegate in ruoli minori.Troviamo la mora Iris Berben,divenuta in seguito una star delle serie tv e la bionda Karin Schubert,conosciuta soprattutto per l'assidua frequentazione dei bollenti set hardcore.
Avvincente e ben girato,un must per gli appassionati,un buon modo di approcciare il genere per i neofiti.