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MASTERS OF HORROR: LA CASA DELLE STREGHE regia di Stuart Gordon

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carsit     6½ / 10  29/07/2013 23:33:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La seconda visione di "masters of horror " mi conduce a questo episodio.
Qua voglio aprire una piccola parentesi riguardo Lovecraft.
Lo scrittore di Providence è ( a mio parere ) ha regalato ai suoi lettori racconti che difficilmente si dimenticano.
Per chi l'avesse letto ( e pure per chi non abbia mai avuto occasione ) vorrei ricordare nello spoiler alcuni racconti mostruosi di HPL.
Insomma, le atmosfere inquietanti di orrore cosmico che Lovecraft instillava nel lettore sono sempre state materiale difficilissimo da padroneggiare in un film.
SOltanto " il seme della follia " di Carpenter è riuscito a soddisfarmi pienamente. Tornando al film,
io ammetto di non aver letto " i ratti nei muri ", cioè il racconto a cui si rifà Gordon per costruire questo episodio.
A discolpa di Gordon ( regista che ha girato Re-animator, sempre di Lovecraft) c'è da dire che trasmettere l'atmosfera malsana di Lovecraft è difficilissimo, direi quasi impossibile.
L'inquietudine e la paura verso l'ignoto viene sviluppata piano piano in descrizioni parecchio misteriose, asettiche e che progrediscono piano piano.
In un film tutto questo viene a mancare .
Nei 50 minuti io ho percepito soltanto un paio di momenti che si riconducono al Lovecraft che intendo io.
Sicuramente una è l'apparizione del topo-servo della strega, che ha il suo fascino.
La seconda scena è ovviamente il finale, che richiama in maniera palese la chiusura del cerchio che HPL impone alle sue vittime ( cioè quella di una clinica psichiatrica dove spesso non si viene creduti).
Ma anche lì ho provato una certa estraneità , non ero comunque molto soddisfatto.
Il film è girato ottimamente, la fotografia è buona, e gli effetti gore sono notevoli.
Purtroppo Gordon paga carissimo colpe non sue.
Voglio dare una sufficienza piena per il fatto che il mediometraggio è comunque interessante.
Ma se dovessi valutare usando come metro di paragone Lovecraft, darei un 4.



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