Max_74 5½ / 10 23/02/2012 20:49:21 » Rispondi Insieme al "La dolce casa degli orrori" (sempre di Fulci) e "La casa degli uomini erranti" e "La casa del sortilegio" di Lenzi, il film fa parte del ciclo a basso costo delle case maledette trasmesso solo molto più tardi dalla sua realizzazione. Come sempre: fotografia sovraesposta, forzature, incongruenze e ingenuità di sceneggiatura (vedi spoiler) ma stavolta la realizzazione e la recitazione si sollevano leggermente dalla media degli altri film e la storia non è male, incluso il colpo di scena finale. Forse, insieme a "Le porte del silenzio", il migliore del non troppo roseo ultimo periodo fulciano. Abuso delle musiche di Vince Tempera il quale, eccetto il tema principale, non è al suo meglio.
Assurdo che i tre teppisti, impassibili e capaci di sopprimere un gatto in una busta di plastica, si preoccupino di tre dobermann, peraltro avendo a disposizione un fucile carico dentro casa ( e che avrebbero anche lasciato lì, con le loro impronte, se non fosse stato per i cani). Forzati e poco credibili anche i pianti e la paura improvvisa dei tre di fronte alla sequenza della sparatoria. Un pò ridicolo anche il fatto di voler passare la notte nella casa, appena pochi minuti dopo la carneficina, ritrovandosi a chiacchierare e fumare come se nulla fosse, e come se il solo arrivo del giorno potesse risolvere il problema dei cani. Due dei tre riusciranno comunque ad uscire, dimenticandosi curiosamente degli animali.