kowalsky 8 / 10 09/10/2006 21:43:19 » Rispondi Fa letteralmente rabbrividire, ed è ingiusto considerarlo alla stregua dei tanti film deludenti che Marlon Brando ha girato in quegli anni (cfr. i due seduttori, a sud ovest di sonora, i morituri etc.). Non è tanto per l'interpretazione di Brando che "la caccia2 verrà ricordato, ma per la maestria di Penn di evocare con sordida crudeltà quella ritualistica collettività di provincia del film. Per certi versi, un film che lo ricorda potrebbe essere "boys don't cry", recente e durissimo film che rivelo' al grosso pubblico l'androgina Hillary Swank: ho reso l'idea? Un film agghiacciante sulla follia di un paese in preda all'esaltazione e al linciaggio del "martire di turno", sulla brutalità generazionale (da brividi l'immagine di tanti giovani traviati da un bisogno estremo di sostituire la legge), il razzismo, la difficoltà di un ordine messo a dura prova da un senso di protervia condanna popolare. E' nel finale che noi intuiamo (spoiler) tutta l'impotenza della legge e dell'ordine davanti a un "potere" (se così vogliamo chiamarlo) che rimanda alla memoria la peggior legge del west. Un film da rivedere e rivalutare, per nulla eccessivo e inverosimile come vorrebbero farci credere certi critici
Bubber-Redford viene brutalmente assassinato, ed è come la resa definitiva a un paese che non ascolta. C'è uno smarrimento tutto particolare che sembra l'epilogo a un gesto fatale