NotoriousNiki 8 / 10 10/02/2015 19:30:33 » Rispondi Uno dei grandi gioielli di Linklater sebbene a suo tempo mai avrei detto fosse il regista più indicato a cui affidare la trasposizione del capolavoro di Dick, eppure attingendo dal suo essere sperimentatore di nuovi linguaggi, di nuove estetiche riprende una variazione della tecnica a Rotoscope utilizzata in passato, assistita al computer ritoccando il girato in live action traslitterandolo in animazione con lo scopo di ottenere un risultato surreale, manipola l'immagine, non lascia riferimenti, lo spettatore brancola nella caleidoscopia dell'allucinazione, pertanto è portato a vivere gli slittamenti dalla realtà a cui sono soggetti i personaggi di Dick. Tecnica assolutamente pertinente in questo caso a differenze di quanto fece in 'Waking Life' mattone che a momenti sbancava ingiustamente il lido di Venezia. Corrotta o obnubilata dal digitale ma tant'è che ha il merito di tirar fuori da Keanu Reeves una performance straordinaria, un personaggio che rispecchia lo spirito dei soggetti di Dick, impossibilitati a scorgere la realtà nei loro deliri cosa che peraltro alimenta in loro il senso di paranoia, complottismo ovunque, dialoghi tra il nonsense e l'intellettualismo targato Linklater ma in questo caso il buon regista si è adeguato al testo e non lo ha infarcito di postulati preferendo il biascicamento sgrammaticale alla 'Naked Lunch'.
david briar 06/09/2015 23:54:05 » Rispondi Come mai definisci "Waking life"un mattone?E' un film che in un certo senso è un preludio a questo,io l'ho apprezzato pur riconoscendoli alcuni difetti
NotoriousNiki 07/09/2015 16:42:10 » Rispondi sebbene da Linklater, son conscio, ci si possa aspettare qualunque deviazione dal suo gusto per la sperimentazione, ho amato gran parte dei dialoghi della trilogia romantica, ho sorvolato sulla superflua storia drammatica dietro alla trasposizione di un grande saggio sull'industria dei fast food, apprezzato i primi esperimenti 'Slacker' e 'Suburbia', esaltato come gran parte della critica 'Boyhood', insomma me lo son visto tutto ma in 'Waking Life' è troppo alto il concentrato di supponenza. Quel tipo di animazione si adatta benissimo al film recensito di cui sopra, in 'Waking Life' non ha la che minima pertinenza, è sembrato quasi un pretesto autoreferenziale, esibire la più disparata cultura filosofale a random, senza senso del ritmo, un Malick ti immerge, fa un lavoro più lirico, te la instilla sublimandola tra i silenzi delle immagini e te ne abbeveri, Linklater ti reclama tedio.