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FASCISTI SU MARTE - UNA VITTORIA NEGATA regia di Corrado Guzzanti, Igor Skofic

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RedPill     7½ / 10  04/09/2010 20:21:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La satira, in qualunque modo e ambiente essa venga espressa, rimane indubbiamente una forma d'Arte (pre)potente – e come tale, maggiormente soggetta a critiche e perplessità da parte del pubblico –.Considerando quindi l'atteggiamento ridicolizzante su cui una proposta di questo tipo getta le proprie basi, fondamentali e imprescindibili sono due requisiti da parte di chi osserva, ossia, un minimo di cultura riguardante l'argomento trattato e una condizione mentale adeguata, in grado di percepire in maniera positiva e non ostile, la tipologia dell'opera e il significato, soprattutto lessicale, di ogni sua sfumatura... in assenza dell'uno o dell'altro, questa, verrà ignorantemente considerata come un'inutile e insensata critica politicante, legata ai colori di qualche bandiera.Fascisti su Marte è ben altra cosa invece, è la geniale allegoria patriottico-circense di sei artisti – tra i quali spicca incontrastato il volto del poliedrico Guzzanti (interprete, sceneggiatore, soggettista e regista) – che confezionano a mo' di documentario, un quadro esasperato e pittoresco sull'ideologia fascista.Accompagnato per tutta la sua durata dalla voce narrante dello stesso C.G., sulle note di brani e inni tratti direttamente dal canzoniere del ventennio (Vincere, Divina patria, Africanina, Duce a noi, ecc.), il film si concentra in particolar modo sull'aspetto terminologico adottato, fondamentale, in quanto principale elemento caratterizzante.Però, – c'è purtroppo un però – non si può negare un'evidente involuzione di contenuti a partire dalla seconda metà della pellicola, che fa sorgere qualche interrogativo; non tanto a livello stilistico, che resta Unico e inalterato, ma riguardo la necessità di inserire alcune scene che "ristagnano" un pò sul piano dell'intrattenimento, sollevando qualche dubbio, legato in primis alla durata dell'opera stessa. Ovviamente ciò, benché influente sul risultato complessivo, non può comunque comprometterne in maniera definitiva il giudizio finale, che rimane quindi ampiamente positivo.