Goldust 5 / 10 11/06/2013 10:45:07 » Rispondi Partendo dagli sketch di una trasmissione televisiva Guzzanti porta sul grande schermo le bizzarre avventure di un ottuso manipolo di eroi fascisti, inviati nello spazio per conquistare il pianeta rosso. L'unica intuizione vincente è l'utilizzo del linguaggio tipico dei cinegiornali dell'epoca, gustoso e desueto allo stesso tempo ( esilaranti i continui rimandi all'improbabile avvenenza del Pini ) che però non basta per considerare riuscita l'operazione. I registi sono infatti indecisi sul taglio da dare al racconto e si passa dalla terza persona del cinegiornale alla prima persona del gerarca Barbagli, così come dal bianco e nero fintamente rovinato della prima parte ai colori seppiati della seconda. Si arriva all'epilogo con il fiato corto, sfiancati dalla staticità dell'azione e dal susseguirsi meccanico delle gag. Belli invece, nella loro semplicità, gli effetti digitali.