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LA SCONOSCIUTA regia di Giuseppe Tornatore

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amterme63     7 / 10  04/12/2006 19:25:58 » Rispondi
Dal punto di vista emotivo e di contenuto è un film bello. E’ a suo modo una testimonianza, attraverso l’esperienza di Irena (un’immigrata ucraina), di quanto sia difficile cavarsela nella nostra società partendo da zero. Un tema che con tante varianti si ripete da secoli nell’arte europea: la persona di animo buono che viene pervertita dalla società cattiva.
Nel film le esperienze drammatiche della protagonista vengono centellinate tramite improvvisi flash che costellano tutta la storia e non permettono al film di stabilirsi su toni piani e sentimentali. Qualsiasi atto normale ha una controparte abnorme e violenta nella mente disperata di Irena. Il film cerca di farcela passare come una eroina, lo spettatore viene spinto nonostante tutto a parteggiare per lei anche se i suoi atti violano regole non scritte di convivenza civile. In qualche maniera le viene data la possibilità di “giustificarsi”. Se si guardasse invece questa vicenda freddamente, Irena apparirebbe più che altro come una fissata, una “maniaca” nel senso medico del termine; ma questo modo di vedere è altrettanto estremo di quello tutto sentimentale. Non è facile dare un giudizio. Il film comunque si sbilancia più verso l’assoluzione morale della protagonista.
Gli altri personaggi della storia sono descritti in maniera meno complicata e generalizzano figure comuni che si possono trovare (purtroppo) nella vita quotidiana. Solo il padre della bimba ha un ruolo abbozzato e incomprensibile.
Il messaggio del film sta tutto nell’educazione che Irena impartisce alla bimba: l’educazione anticristiana di non porgere l’altra guancia, di stringere i denti e reagire in qualche maniera a tutte le difficoltà, di non essere molli e cedevoli. Evidentemente non poteva insegnare altro! Alla fine però sembra aprirsi un barlume di speranza. Forse Irena potrà ricominciare di nuovo da zero, senza affidarsi più alle sue manie e ai suoi incubi.
Ottima la fotografia e le riprese, male la sceneggiatura purtroppo viziata da tante convenzioni cinematografiche (che a me dispiacciono, magari ad altri no).