martina74 7½ / 10 06/11/2007 12:36:52 » Rispondi La Babele (in)culturale impedisce la comunicazione tra i popoli, ma anche la comprensione tra membri della stessa famiglia. Come in 11'09 Inarritu commentava con le immagini la frase “La luce di Dio ci guida o ci acceca?”, così in Babel traspone in storia la parola "incomunicabilità". Lo fa con quattro vicende legate a volte profondamente, a volte in modo molto debole, per dimostrarci che il volo di una farfalla può provocare un uragano dall'altra parte del mondo, in una reazione a catena che genera conseguenze incontrollabili.
Amaramente, tuttavia, solo il "primo mondo" riesce a dare una conclusione positiva alle sue vicende: i poveri sono destinati a soccombere per la mancanza di mezzi e l'impossibiltà di difendersi dall'arroganza dei più potenti.
Affascina la capacità del regista di dare un'immagine al suo pensiero: il film è a tratti elegantissimo, denota profonda sensibilità e una visione del tutto originale della realtà e della sua trasposizione cinematografica. E scuote il fatto che Babel è un'opera che si lascia ricordare, visivamente e semanticamente. Purtroppo Inarritu pecca un poco di presunzione, e non lega in modo abbastanza convincente gli episodi. Tuttavia un film con molte qualità, da vedere per apprezzare ancora una volta il talento del regista messicano.