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BABEL regia di Alejandro Gonzalez Inarritu

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Invia una mail all'autore del commento matteo200486     8 / 10  07/01/2009 00:19:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Non sono cattiva, ho fatto solo una cosa stupida"
Terzo e ultimo capitolo del viaggio di Inarritu alla scoperta del dolore umano e della morte. Dopo il crudo Amores Perros e il tragico e nichilista 21 Grammi, il regista messicano conclude la propria trilogia alla grande riportandosi ai livelli del primo film.
Babel è un film che trasuda di tematiche e riflessioni, uno di quei film che coinvolge e fa provare quella strana sensazione di dolore alla bocca dello stomaco.
Un film che mette in mostra le paure americane verso un popolo anzi una civiltà intera, quella islamica additando, in modo indiscriminato, milioni di uomini come terroristi e minaccia per il grande e prosperoso occidente. Il dolore per l’incomunicabilità tra i popoli così lontani culturalmente e linguisticamente ma così vicini nell’identità biologica che accomuna tutti, ma proprio tutti. La paura per il diverso e il faticoso, spesso impossibile e disperato tentativo di integrazione.
Un film tecnicamente ineccepibile vincitore a Cennes nel 2006 del premio come miglior regia, dotato di un montaggio perfetto e di musiche eccezionali. Su tutte Bibo no Aozora (il link del live nello spoiler).
Attori bravissimi (anche Pitt!) e menzione al grande Kôji Yakusho (interprete del bellissimo Cure).
Un film delicato e disperato che non lascia indifferenti.