caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

BABEL regia di Alejandro Gonzalez Inarritu

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Zero00     8 / 10  01/07/2010 11:10:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ottimo, Inerritu si conferma regista abile nel creare le atmosfere (e nel far scendere anche la lacrimuccia) e nel incrociare storie apparentemente con nessuno contatto tra loro.
Questo terzo episodio della personale trilogia del regista conferma la sua abilità nel trattare storie ai margini, facendole diventare punto focale di una realtà descritta con fermezza e durezza, senza peli sulla lingua.
Il montaggio, che alterna il suo essere serrato all'ampio respiro di un'intimità "allargata", e abile e funzionale. Inarritu destruttura i tempi, li comprime e li sconvolge, mischiando le carte in tavola senza apparire (quasi) mai confuso.
La sensazione di disagio che la pellicola trasmette è lo stesso provato dai protagonisti, quasi in una catarsi dei sentimenti e delle sensazioni.
Se qualche problema c'è, nel film, è sicuramente da trovare nell'amalgama degli episodi, in quanto quello giapponese sembra essere poco inserito nel contesto. Nulla di che, considerando il progetto che, di certo, è ambizioso e riuscitissimo nel suo tentativo di rappresentare l'incomunicabilità, di razze diverse ma anche di persone appartenenti alla stessa razza, una Babele non solo linguistica ma sociale.
Ottima, come sempre, la fotografia.
Per me di poco inferiore ad Amores Perros, più semplice, lineare e "amalgamato"