m3tal 9½ / 10 28/02/2015 09:32:00 » Rispondi La comprensione del dolore che annulla ogni discriminazione implicitamente imposta dalle istituzioni. La compassione per l'altro, che non ha barriere razziali, culturali, linguistiche. In poche parole, la riscoperta del vero significato di "umanità". Un tentativo coraggioso - e riuscito, sebbene si vociferi di "forzature" - di comunicare l'universalità della condizione umana, che per me vale a quest'opera il riconoscimento di quasi-capolavoro. Fenomenale ogni singola prova attoriale - e mi riferisco anche ai non-attori - con una menzione speciale alla Barraza (giuro che ho pianto per quella povera donna), la Kikuchi (vincitrice in vari festival), e la coppia Pitt-Blanchett. Che dire dell'aspetto tecnico? Sarebbero elogi superflui: vi basta avere vista e udito.