Gabe 182 8 / 10 09/10/2020 16:34:31 » Rispondi Ho rivisto due volte Flags of our fathers prima di votarlo, la prima volta non ero riuscito a seguirlo e mi aveva convinto poco, rivedendolo è stata tutta un'altra cosa. Un bellissimo film, ingiustamente passato in penombra, che merita veramente. La missione di Clint stavolta è quella di desacralizzare l'impresa che fece l'esercito americano nella battaglia di Iwo Jima, mostrandoci il vero volto dei marines impegnati in quel cruento scontro: non eroi pronti a morire per la patria, ma gente normale, non battagliera,pronta a morire per loro stessa e per i propri compagni; attuando così un'operazione di velato anti-patriottismo, condannando gli alti vertici USA, che usano il patriottismo per convincere la gente a comprare dei buoni guerra, per continuare la guerra. Il film, grazie ad una notevole sceneggiatura e fotografia, si lascia vedere ben volentieri, e ci mettiamo poco nel metterci nei panni dei presunti e scombussolati militari che hanno alzato quella bandiera, simbolo della "vittoria" e immortale icona dell'amor patrio americano. Il montaggio riesce a dividere bene le parti in cui i soldati sono impegnati nel fronte e nella campagna pubblicitaria, dove nel fronte si assiste al loro lato più intimistico e umano, mentre nel ritorno alla civiltà sembrano dei robottini senza spina dorsale sotto la balia della america menzognera. I tre attori protagonisti sono tutti molto bravi e convincenti, il mio preferito è Adam Beach nei panni del nativo americano Ira. Un film che parla di uomini e delle grandi ingiustizie della guerra, l'aspetto politico prevale un po' troppo, levando un po' di ossigeno alla bella visione del film, ma rimane un grande lavoro, a mio avviso più bello di Lettere da Iwo JIma. Capolavoro.