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CALVAIRE regia di Fabrice Du Welz

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BenRichard     6 / 10  16/02/2018 15:28:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Restando sul filone del cinema degli eccessi ho dedicato la mia visione anche a questo Calvaire film belga del 2004 che non mi ha soddisfatto pienamente.
Si fa sempre una certa fatica a giudicare pellicole di questo genere che tendono a disturbare lo spettatore in maniera soprattutto psicologica.
Posso dire che di questo film ho apprezzato in particolar modo il messaggio che vuole dare, e vale a dire che se l'essere umano si rifugia in posti isolati, senza una vera istruzione, senza avere rapporti sociali o comunque un contatto col mondo esterno, senza poter confrontare le proprie idee, le proprie pulsioni, qui si punta molto sulla propria arte, qualsiasi tipo di arte che non venga in qualche modo confrontata con qualcos'altro, non c'è una vera e propria differenza tra l'essere umano e gli animali, anzi, gli esseri umani sono portati per un degrado mentale talmente forte da diventare folle, malato, squilibrato, ossessivo e chi più ne ha più ne metta...almeno io l'ho recepita così'.
Il film a livello tecnico non mi ha fatto impazzire, una regia particolare e una fotografia che alla lunga tende un pò a stancare nonostante funzioni per il paesaggio desolato e l'aria malsana che si respira.
Devo essere sincero non mi ha convinto molto il protagonista Laurent Lucas, per carità ruolo difficilissimo il suo, ma spesso la sua sofferenza mi sembrava un pò forzata, e dato che il film ruota tutto intorno a lui a tratti questa forzatura nella sua espressione e nel suo modo di recitare mi facevano ricordare che sto assistendo a qualcosa di finto. Certo è palese che ogni film sia così, ma avete capito cosa voglio dire, quel pensiero fastidioso che si fa vivo nella tua mente durante la visione che ti ricorda che è tutta finzione..ne risente di coinvolgimento.
Invece mi ha convinto molto di più Jackie Berroyer nel ruolo di Bartel.
Non ho molto altro da dire, un film che si lascia guardare, incuriosisce soprattutto per vedere fino a che punto si vuole spingere...finita la visione il mio disturbo psicologico non ne ha poi risentito più di tanto..giusto un paio di minuti ed ero già completamente fuori dal film.