HARD CANDY regia di David Slade

Il coprotagonista si lascerà convincere a suicidarsi proprio nel momento in cui riesce a liberarsi e sembra aver ripreso il controllo psicologico di se.
In fin dei conti di prove schiaccianti contro di lui sulla scomparsa della giovane donna non ce ne erano, se non una fotografia custodita in una cassaforte che però non dice nulla.