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IN FUGA COL MALLOPPO regia di Yves Simoneau

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DarkRareMirko     6 / 10  24/02/2012 00:14:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non è poi così insufficiente questo film di un Brando ormai al disarmo; il cast è ottimo (ci sono pure David Arquette, la Sorvino di Mimic e Scheen si reincontra con Brando; era dai tempi di Apocalypse now che ciò non avveniva mi pare), la regia è del sicuro Simoneau (Nuremberg) e l'atmosfera scanzonata e goliardica è piùo meno indicata.

In effetti però tutto ciò non regge per 80 minuti, rendendo il film ripetitivo ed un pò vuoto; Brando è comunque bravo (pure irriconoscibile con quei bafofni e con quel temperamento) ma più che di fronte ad un film pare di torvarsi davanti ad un episodio de La vita secondo Jim.

Emblematica la scena con Brando che ha la testa nel gabinetto: da una parte tratteggia la psicologia di un divo poi non così superbo (chessò, un Jack Nicholson avrebbe mai accettato di fare una cosa del genere?), dall'altra fa un pò cadere le braccia il pensiero di come si può ridurre un grande attore per qualche milione di dollari di compenso.

Scarso il successo di pubblico e rari i passaggi tv.