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INLAND EMPIRE regia di David Lynch

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Invia una mail all'autore del commento vlad     8 / 10  07/03/2007 15:08:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie anche ai numerosi commenti letti su questo sito, ho potuto ultimare uno studio complesso, macchinoso e anche un po' faticoso, che però mi ha permesso di andare al cinema quando ancora Inland Empire era in programmazione, conditio sine qua non, nonché di afferrarne ed apprezzarne il carico significativo intrinseco. Anzi, devo dire che i miei calcoli si sono rivelati molto sovradimensionati rispetto a quanto la realtà ha, poi, dimostrato di essere pessima.
Per cominciare, in netta controtendenza alla quantità di spettatori che (sapevo!) avrebbe lasciato la sala anzitempo, io ho stabilito, per una più completa fruizione del film, che fosse necessario arrivare con un ritardo variabile tra i 7 e gli 11 minuti: entrare in sala al buio, a proiezione iniziata, mi ha fatto respirare da subito il livello di pathos che già si elevava, e soprattutto mi ha permesso di vedere le espressioni (inenarrabili) sui volti degli spettatori illuminati dallo schermo.
Per una permeazione totale ho risalito la sala fin su in ultima fila, ala sinistra. E quest'ultima credo sia stata la scelta chiave della serata, senza la quale avrei visto un film, non una testa. Ma rientrava nei calcoli: inserire, in un momento X della visione, un elemento disturbante ESTRANEO al film. Sapevo perfettamente che il momento X coincidesse con la seduta sulla poltroncina.
A questo punto ero pronto: non avevo che da immergermi nella birra e nell'esecuzione delle procedure motorie che avevo messo a punto secondo lo studio di cui sopra: una coreografia composta di ben 14.862 movimenti aerobici, anche complessi, che spaziavano tra il fiore di loto e il tuffo a bomba. La maggior soddisfazione: accorgermi di eseguire l'ultimo passaggio di pugno sotto al mento, con contestuale alzata di sopracciglio sx, che concludeva la lunga e estenuante serie, proprio un secondo prima l'accensione delle luci in sala, durante il balletto dei titoli di coda.

Le mie conclusioni, al fin della fiera, mi portano a riconoscere con sempre maggior convinzione che prepararsi alla visione di un film si rivela indubbiamente utile: documentarsi, anzitutto; studiare soluzioni, eventualità, comprendere variabili; insomma: non limitarsi esclusivamente ad accettare passivamente un'opera, ma interagire con essa, viverla, renderla esperienza personale. E non vi dico la qualità del sonno, nelle notti successive la visione!

Con affetto.

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martina74  07/03/2007 17:02:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
se mi mandi la lista completa dei 14.862 movimenti, la metterò in pratica domani sera durante la visione del filmo.
Invia una mail all'autore del commento vlad  07/03/2007 17:17:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma certo. guarda attentamente cosa faccio io e ripeti i movimenti, cominceremo a velocità moderata.
martina74  07/03/2007 17:25:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
cinc...se...sett...ott... vai, comincia pure col saluto al sole.
Invia una mail all'autore del commento vlad  07/03/2007 17:30:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sì, sì...ridi e gioca finché puoi. L'indomani è prossimo.
martina74  07/03/2007 17:42:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tu sei cattivo. :'(
Invia una mail all'autore del commento vlad  07/03/2007 17:56:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma se sono talmente buono che Spilberg sta girando un film ispirato alla mia vita! Facciamo così: dimmi a che ora vai a vedere il film; io ti chiamo appena esci epperò se non ridi c'avevo ragione io. Calcola che pure un imbecille come me è uscito dal cinema con la faccia resettata; chissà se i suoi amici sono comprensivi con lui come i miei con me...
martina74  09/03/2007 16:06:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sai che ho riso come una matta?
ma davvero... alcune battute da piegarsi, e poi un sorriso aleggiante per tutta la proiezione.
ho pensato "maddai, mi ha preso in giro!"..
e poi mi sono accorta che ero entrata nella sala dove proiettavano Manhattan di Allen, in retrospettiva.
Invia una mail all'autore del commento vlad  09/03/2007 18:08:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sì, amo drammatizzare alle volte. ma solo per creare quell'aria di ambiguità che renda meno attendile il mio punto di vista.
norah  07/03/2007 18:02:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
senti,io non c'ho tempo di venire a lezione.
si può avere un dvd che illustra tutte le tappe fondamentali?no perché con la birra vado forte,però l'ultima volta m'hanno steccato ai tuffi a bomba.
Invia una mail all'autore del commento vlad  07/03/2007 18:12:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma scusa! a acquaggìm c'hai tutto per il fai-da-te: hai l'acqua, le bombe, il trampolino... comunque ti dico: per i movimenti fondamentali mi sono ispirato alla dinamica dei piantoni dell'altare della patria.
patt  08/03/2007 10:28:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
mi hanno sempre affascinato le acrobazie di quei piantoni..
Invia una mail all'autore del commento vlad  08/03/2007 11:50:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eh, sòmmatti sti piantoni...
amterme63  09/03/2007 15:40:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
C’è un aspetto sociale nel film, non solo psicologico. Gli ambienti vengono determinati in maniera precisa come ambiente ricchi o ambienti poveri. In tutti regna il “degrado”: economico, morale, sentimentale. Come ha detto bene un utente, questo film rappresenta il “degrado del mondo”. Dal punto di vista stilistico s’inserisce nel filone dell’arte moderna, musicale e figurativa, del XX secolo.
L’effetto di quest’arte è un po’ lo stesso che aveva la pillola di Matrix (non mi ricordo se la rossa o la blu) di far vedere la realtà “vera” al di là dell’apparenza bella. E’ naturale che tu abbia visto così tanta gente sconvolta. Magari tu sei andato al cinema già predisposto alla visione e quindi non ti ha colto l’effetto sorpresa.
Invia una mail all'autore del commento vlad  09/03/2007 18:05:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hai molta ragione, l'aspetto sociale c'è eccome ma secondo me è un attore, non un motore. La chiave è extrasociale, è personale. Almeno così l'ho interpretato io: un trattato sulle devianze dell' individualità. Concettualmente molto simile a MD. Poi ovviamente per la dimostrazione "empirica" Lynch ha seguito un percorso folle che attraversa diagonalmente la società e i suoi mostri, ma questa mi è parsa una sovrastruttura, un contesto (particolareggiatissimo) nel quale far girare le bocce. In ogni caso, ripeto, riporto un sunto di mie emozioni, non certo uno studio scientifico...tra l'altro l'ho visto una volta sola, chissà quanti particolari mi sono perso...oltre i 10 minuti iniziali! Ehm.
Invia una mail all'autore del commento vlad  09/03/2007 19:58:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
eppoi a maggior ragione, se viene sottolineato il degrado in ogni ambito societario, come dici bene tu, non è una questione sociale, ma personale...cioè, il degrado va inteso non come causa ma come effetto. Non so, magari hai ragione, ma mi sembra riduttivo pensare che tutta 'sta manfrina sia stata messa su solo per dire che il mondo è diventato uno schifo.
amterme63  09/03/2007 23:31:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Stavolta sono io che dò ragione a te. In effetti anch'io a volte l'ho sentito come una manfrina. Il senso lo si deduce, nel film c'è però molto di più di quello che ti ho detto io, forse troppo di più. L'impressione è che si sia voluto strafare o che ci si sia avventurati in un nuovo territorio senza bussola, senza sapere bene dove andare. Un'opera coraggiosa, innovativa ma imperfetta, sono d'accordo con te.
Invia una mail all'autore del commento cash  10/03/2007 11:09:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
innovativa? sta roba si faceva negli anni venti.
non sa bene dove andare? ma hai provato perlomeno a sfogliare qualche saggio su IE?
amterme63  12/03/2007 00:16:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I film di Bunuel e Clair degli anni 20, come pure tutte le pellicole sperimentali degli anni 1965-1975 (a parte forse Godard) rimanevano confinate in pochi cinema di intenditori. Qui si tenta di diffondere questo stile, diverso da quello degli anni '20, anche con il grande pubblico. Per questo è innovativo. Ho detto che "non sa bene dove andare" perché mi ha dato l'impressione di incertezza stilistica. Si tratta di una MIA impressione. Non ha concentrato le immagini, le scene e le idee. Ha preferito la profusione alla concentrazione, disperdendo un po' il film in mille campi diversi. Comunque hai ragione tu, come ha detto Wittgenstein: "di quel che non si sa, si dovrebbe tacere". La mia ignoranza è grande, lo so ...
Invia una mail all'autore del commento cash  12/03/2007 00:38:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
si tenta di diffondere un certo tipo di cinema con 24 pellicole in tutt'italia?

ma nunu che non sei gnurant....
(però incertezza stilistica non me lo dovevi dire, nonono.)
amterme63  12/03/2007 08:30:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi cospargerò il capo di cenere e chiederò venia come un cavaliere in ginocchio presso il suo re Artù :))
Ok Cash.
P.S. ma chien andalou e age d'or non furono proiettati in un solo cinema di Parigi per solo una settimana? Qualche piccolo progresso forse è stato fatto ...
Invia una mail all'autore del commento vlad  10/03/2007 18:16:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
mh, no aspetta. io non intendevo che sia imperfetto, anzi: nel suo genere è ineccepibile. E quello che tu chiami strafare è quello che io intendo per firma d'autore. Solo volevo dire che al di là del percorso tortuoso e disorientante della storia, quello che si percepisce o non percepisce diepnde unicamente da quanto ci si espone, come spettatori, alle convenzioni linguistiche che utilizza lynch. E' il linguaggio, di lynch, ad essere contorto. Non il concetto. Per questo dicevo che mi sembra riduttivo riportare tutto al "degrado del mondo". Questo viene sbandierato dall'inizio alla fine, in modi più o meno evidenti: che senso avrebbe, dunque, arricchire un film che scopra subito le carte, con 3 ore di deliri accessori? Mi sono spiegato meglio?
amterme63  12/03/2007 00:20:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì, sì. Infatti sono d'accordo con te.
Invia una mail all'autore del commento Aliena  09/03/2007 15:39:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
uao bello profondo vlaaaaa
yeeee sei il miglioreee sposamiiii





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Invia una mail all'autore del commento vlad  09/03/2007 19:59:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma tanto il comento non dice nulla del film...
Invia una mail all'autore del commento Aliena  12/03/2007 13:23:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
che l'hai scritto a fare allora?
Invia una mail all'autore del commento vlad  12/03/2007 14:05:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
mah per diverse ragioni:

- perchessì;
- avevo esubero di tasti nella tastiera;
- volevo esercitare il mio diritto di prelazione;
- volevo esercitare il mio diritto di sbagliare a scegliere il diritto da esercitare, di cui prima;
- per creare una discussione aperta non-sense che incamerasse pareri su inlandempair;
- per non correre il rischio, un giorno, di essere assalito dalla voglia di leggere un mio commento su inlandempair, sapendo perfettamente di non averlo mai scritto.

Tutto qui.
Invia una mail all'autore del commento Aliena  19/03/2007 17:07:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
mi rispieghi il settimo punto?
Invia una mail all'autore del commento vlad  22/03/2007 16:25:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
certo, è semplicissimo.
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  07/03/2007 15:37:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh, io non tralascerei neanche il fondamentale apporto dello scricchiolio dei popcorn dopo l'intervallo.
Invia una mail all'autore del commento vlad  07/03/2007 15:46:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
purtroppo non c'era un intervallo, ma all'uopo avevo calcolato un calo drastico di adrenalina che però avrebbe coadiuvato un'istantaneo rilascio di endorfine causando un collasso istantaneo e durevole non meno di 10 minuti.
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  07/03/2007 16:46:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Di0 mio, sembra grave. Spero tu ne sia uscito indenne. in caso contrario sarò ben lieto di soccorrerti alla bisogna, tipo portando io fuori Vito a fare la piscetta contro le ruote dei motorini.
Invia una mail all'autore del commento vlad  07/03/2007 16:58:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ti ringrazio, sei un amico. Ma è giusto che tu sappia che altri (paul) c'hanno già provato a transumare vito in mia vece: è finita in un allegro tiro alla fune su una distesa di m.erde canine...
andreapau  08/03/2007 12:28:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
grande vlad.in fondo non sono così c.o.g.l.i.o.n.e.....ci sei anche tu a rasentare l'immensità
Invia una mail all'autore del commento vlad  08/03/2007 13:03:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ehi, io alzo nettamente la media di idiozia mondiale.
Invia una mail all'autore del commento vlad  08/03/2007 12:59:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi prendo lo spazio per una piccola aggiunta che, a differenza del commento, ha mire lievemente più elevate.
Rimango molto incuriosito dall'enfasi che questo film ha creato nella moltitudine di spettatori favorevoli: ritornano sempre testimonianze di sgomento, paura, angoscia, inquietudine. Voglio dire: a me è piaciuto, e anche molto, ma esclusivamente inquanto opera d'arte; tuttavia, questo effetto-disturbo, questo sconvolgimento emozionale di cui sento parlare ovunque, non l'ho provato.
Tra l'altro, riconosco in senso assoluto la capacita der Lince di rappresentare l'angoscia dell'incubo, di ricreare la condizione claustrofobica e tetra dell'affanno...insomma: per certi versi ho assistito a una sequenza di miei incubi filmati e proiettati. Ma la stessa testimonianza l'ho sentita un po' da tutti; il punto è che quasi tutti sono rimasti letteralmente sconvolti da quest'aspetto, mentre io, oltre che stupore, curiosità e, talvolta, divertimento, non ho provato.
Ecco la spiegazione che mi sono dato: io questo lo interpreto senza dubbio un film che punti a far presa non tanto su una "fascia" di pubblico, quanto su una "gamma di emozioni", tipicamente umane sì, ma transitorie, legate alla sfera dell'irrazionale, colla quale ognuno ha un rapporto esclusivo e soprattutto PRIVATO; e credo sia proprio questa ricerca violenta di intimità che ha diviso i pareri: non tutti sono disposti a esporre l'incapacità (o la difficoltà, o la paura, o comunque qualsiasi riscontro diverso dall'agevolezza) di analisi della propria personalità.
In breve: anche se potrebbe essere uno strumento di grande efficacia pedagogica, rimane un film che costringa all'introspezione in maniera unidirezionale, e dunque, in base al sistema psicoimmunitario (ammesso che sto vocabolo esista!) dello spettatore, esso viene recepito, filtrato o rifiutato in toto.
E' questo, per me, che NON rende "capolavoro" i film che ho visto di Lynch (ad eccezione di Una Storia Vera): l'incapacità di comunicare incondizionatamente, l'universalità mancata.
andreapau  09/03/2007 09:57:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
praticamente stai dicendo che il film è bello ma l'enfasi che ha suscitato viene piu' dalla gamma di sensazioni "personali" che smuove,piuttosto che dal suo valore "cinematografico".in buona sostanza,qualunque film,anche dei vanzina,visto con una morsa stretta nei c.o.g.l.i.o.n.i.,raggiunge lo stesso risultato:ovvero un sommovimento di sensazioni personali,ad esempio,un personalissimo e privato male alle palle,un continuo avvampare epidermico,un contorcimento e un disarticolato movimento delle gambe....
Invia una mail all'autore del commento vlad  09/03/2007 12:33:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sì, fino alla parola "cinematografico". O meglio, intendo che le emozioni di cui sopra vengono smosse dal valore cinematografico, inteso come il frutto del genio artistico. Praticamente la ficata è che Lynch ti imprime una serie di concetti sottoforma di immagini selezionate apposta per arrivare con tempi e violenza scelte a gusto suo. In fondo, si tratta del lavoro che fa qualsiasi regista in qualsiasi film, solo che la sua abilità sta nel presentare sullo schermo solo brandelli della struttura del film (che forse è più indicato chiamare discorso, piuttosto che film), in modo tale che lo spettatore lo utilizzi come traccia per sviluppare e interiorizzare per sé il concetto originale.
Il doppiotaglio, però è dovuto al fatto che comunque è un'azione invasiva e che va a far perno volutamente sui nervi scoperti del pubblico (e suoi, credo), quindi è del tutto normale che susciti reazioni così contrapposte.
Epperò, spiace davvero rendersi conto che la massa informe di idioti idolatri e feticisti si sofferma puntualmente sulla valanga di immagini e colori, ma non capisce che si tratta solo di una firma d'artista, mentre il concetto focale si trova altrove. Tu guarda Mulholland Dr: la gente ci si è spaccata il cervello per trovare il significato oggettivo e "classico" della storia spicciola, e magari - leggiti i commenti, soprattutto quello di banchelli - ha fatto pure un lavorone...ma inutile, perché si perde nei meandri dello svolgimento ma senza spiegare che il senso del film non era certo nel mero svolgimento cronologico.
Mulholland Dr. non è Mememnto! E manco questo. Mentre Lynch farebbe meglio a cambiar mestiere, che secondo me a far cinema ci sta più male che altro.
andreapau  09/03/2007 14:55:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sono d'accordo con te.pero',personalmente ho avvertito una certa inferiorità nei confronti di chi ha sviluppato grandi discorsi,seppur inutili.e se mi permetti,anche nei tuoi confronti,che sei riuscito a spiegare molto bene quello che io ho soltanto avvertito per istinto:in fondo,questo inland empire,non è un film..ma mi è piaciuto un casino...
Invia una mail all'autore del commento vlad  09/03/2007 15:03:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma te la dico tutta: io pure ho parlato per istinto, non c'è nulla di fondato se non le emozioni che ho provato io...e tutti quelli con cui ne ho parlato. La conclusione l'ho tratta solo per logica conseguenza. Alla faccia della passività.
Invia una mail all'autore del commento cash  09/03/2007 16:07:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
e che è, teatro? danza?
Invia una mail all'autore del commento vlad  11/03/2007 13:45:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma no, ma no, non era una frecciata; figurati se io! figurati che io! no. Ma era una chiosa particolare, particolare, sì particolare e mi aveva incuriosito, mi aveva, e l'ho citata sì, l'ho citata. citata.
Oh, ma approposito: ciao cash!
Invia una mail all'autore del commento vlad  12/03/2007 11:49:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
...silencio...
Invia una mail all'autore del commento vlad  09/03/2007 17:47:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
beh, alla fine cabaret ce n'è....balletti pure...
Assenzio75  10/03/2007 23:04:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
mitico!!!!