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INLAND EMPIRE regia di David Lynch

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CappellaioMatto     10 / 10  11/03/2007 01:27:20 » Rispondi
Si può apprezzare e riconoscere un capolavoro anche senza comprenderlo fino in fondo, anche senza afferrarne tutti i messaggi, perché una vera opera d’arte non si lascia inquadrare in un semplice schema esplicativo, in quanto, per sua stessa natura, non è mai la mera somma delle sue parti. Il bello non piace né dispiace, ma attira l’attenzione, infastidisce, stuzzica, destabilizza, emoziona, entusiasma, o, come amavano dire i Greci, smuove le viscere… Per tale motivo INLAND EMPIRE è un bel film, anzi è un capolavoro, anzi no, è un’OPERA D'ARTE. Poi c’è l’interpretazione. Affatto banale. Ad un primo livello di profondità, Lynch ha tentato di rappresentare quanto di più incomunicabile ci sia al mondo… la MENTE, la sua mente. E lo ha fatto con i mezzi della cinematografia: con immagini in movimento, parole e suoni. Il flusso di coscienza, i sogni, le paure, i desideri, ecc. di tutto questo Lynch ha dato la sua interpretazione artistica ottenendo un’opera sublime già destinata ai musei di arte contemporanea di tutto il mondo. INLAND EMPIRE sembra un monumento alla ricorsività, al nonsenso dell’osservatore che osserva se stesso, al dilemma tra essere e divenire, ai paradossi del Tempo… temi di incredibile complessità che vengono trasformati in altrettante scene da antologia cinematografica.
Sublime, infine, la metafora posta all’inizio del film: quella punta di diamante grezzo che si muove lungo il solco del disco può essere intesa in tanti modi, ma come non vederci l’artista stesso che sprofondando lungo le pieghe della sua anima ce ne trasmette il messaggio!
Si potrebbe parlare all’infinito di questo film, come per ogni vera opera dell’ingegno umano, e come, d’altra parte, è stato tentato di fare in questo stesso forum, ma, come dovreste sapere bene, il tempo in realtà non esiste, e per me è ormai “ora” di andare a nanna.

Buon noncompleanno a molti di voi (364/365).