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CHILDREN OF MEN - I FIGLI DEGLI UOMINI regia di Alfonso Cuarón

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Invia una mail all'autore del commento balzac20     4 / 10  20/11/2006 09:05:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No, No, No, Si.
Direi di partire dai no...ritmo lento, esasperante che viene mantenuto per gran parte del film.
Sembra un film europeo..
ma un film europeo fatto male.


Dialoghi improbabili di due persone che si ritrovano dopo lungo tempo e pare veramente che parlino seguendo un copione mal scritto.
(due momenti per tutti....sequestro e sequestratori, e peggio ancora, viaggio in macchina, lui è restato il burbero cinico silenzioso di sempre che d'improvviso, attraverso le parole degli altri, si scopre essere attivista di antichi fasti, uomo dello zoccolo duro...MA FATE IL PIACERE....quella delle palline da ping pong poi, quella veramente non la commento perchè scendiamo sul grottesco...tutto questo si verificava senza alcun cuscinetto psicologico: un momento era un uomo oscuro, l'altro diveniva il semisalvatore martire)

Colpi di scena telefonati...e qua per non guastare la festa a decenni che potrebbero ancora vederlo e restarne stupiti non dirò altro.

La mano del regista gronda luoghi comuni ad ogni inquadratura.
Dalle gabbie per gli immigrati, alle torture, al denudarli, all'attaccarli con i cani, all'incappucciarli..
Insomma fosse un film denuncia forse gli darei 10.
Peccato non lo sia...
POchi minuti dopo abbiamo integralisti islamici folli che al grido di "dio è grande" intendono sacrificarsi per una vita migliore.
Sembra True Lies con pretese maggiori.

Le macchiette del film ci sono tutte: vecchio genio allampanato e molto John Lennon (povero Caine..), Moglie divenuta idealista a seguito di trauma, Gruppo clandestino buono e cattivo, uomo cinico...

E soprattutto come dimenticare il peggio del peggio: doppiaggio, voce e traduzione della protagonista Kim...
Uno scempio in ogni senso possibile.
La voce grottesca, le frasi improbabili.
Siamo al livello di Robinson e Venerdì.
Non scomoderei Edward Said e il concetto di razzismo in letteratura.
NOn ci avviciniamo neanche al buon selvaggio.

Siamo molto più indietro.

Roba immonda.
Da stabilire solo chi abbia peccato: sceneggiatore, regista, centro di doppiaggio, traduttori...
Non so.

___

Le note positive?
Non ho controllato se fossero presenti degli stacchi nascosti.
Ma se così non fosse verso la fine ci troviamo davanti a un piano sequenza di altissimo livello.
L'effetto angoscia e movimento è reso in modo strepitoso.
E la telecamera si muove benissimo.
La sensazione di "libano" è immediata.

Sembra qualcosa come i primi minuti di "Breaking News" ma fatto con mano più spettacolare.

Assolutamente meritevole.

Idem dicasi per la fotografia in tutto il film.
Atmosfera post.industriale di pieno degrado.


E l'ultima scena in barca...
quasi poetica anche se scontata.
(ma non sarei certo di questo perchè intuendo che eravamo alla fine forse mi è sembrata più gradevole)
Assenzio75  12/12/2007 16:31:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
gli ho dato 5 e mezzo.. ma conocrdo in tutto.. anche se il finale è trooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooppo un finale scontato... si aggiunge solo noia alla noia ( interrotta dal piano sequenza che mi ha risvegliato da un profondo torpore)...