caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

CHILDREN OF MEN - I FIGLI DEGLI UOMINI regia di Alfonso Cuarón

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Kesson     7½ / 10  05/12/2006 23:19:35 » Rispondi
Buon film di Cuàron, che dopo il bellissimo "Y tu mama tambien" (non ho visto il terzo episodio di "Harry Potter") si cimenta in un film di tutt'altra atmosfera. Un futuro prossimo che tanto ricorda il nostro presente, dove la razza umana é condannata all'estinzione, causa una sterilità congenita. In una Londra, una delle poche metropoli, ancora integre, militarizzata, dove orde di emigranti vengono deportati in città-ghetto, fra attacchi terroristici e disperazione. Nonostante questo il mondo continua a (soprav)vivere, ma non a sperare. E la speranza arriva da una giovane donna africana, rimasta miracolosamente in cinta, simbolo della rinascita umana (in fondo veniamo tutti dall'Africa).
Un Clive Owen, sempre barvissimo, ha il compito di proteggere la speranza di rinascina in un mondo morente, impaurito e spietato.
La regia é semplicemente meravigliosa, fatta di lunghissimi pianosequenza da brivido, che aprono una finestra su un futuro esteticamente molto plausibile. Il ritmo é sempre ottimo, ma non si scade mai nell'eccessivo "americanismo" per intenderci. É un film riflessivo questo, fatto anche di ottimi dialoghi e interpretazioni, quella ottima di Owen come già detto, ma anche quella fugace di Julianne Moore ma soprattutto del bravissimo Michael Caine. Una menzione la meritano le splendide musiche che Alfonso Cuaron sceglie sempre con cura (avevo notato la cosa già nel suo primo film), spazieremo cosi' dai King Crimson ai Radiohead, passando per Battiato e John Lennon. L'unico limite del film, a differenza del libro da cui é tratto, é il non approfondire in modo esaustivo il background sociale e politico del futuro in cui é ambientato. In questo senso alle volta puo' apparire un po' approssimativo.

Resta comunque un ottimo film, molto interessante, tecnicamente superbo.