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BOBBY regia di Emilio Estevez

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Invia una mail all'autore del commento piernelweb     7½ / 10  15/06/2007 00:36:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film corale, che sulla scia stilistica degli ultimi successi di Iñárritu e Haggis, propone una personale rilettura delle ultime ore di vita del senatore americano Robert Kennedy. "Bobby" alterna documenti di repertorio che ripropongono i discorsi più celebri del fratello dell'ex presidente (che è il protagonista assente del film, nel senso che non viene mai mostrato nè interpretato da alcun attore) agli intrecci di vita di numerossissimi personaggi che gravitano intorno all'hotel Ambassador nelle ore che precedono la tragedia lì compiutasi il 6 Giugno 1968. A tratti eccessivamente didascalico il film del primogenito dell'attore Martin Sheen, ha qualità indiscutibili sia dal punto di vista prettamente tecnico sia per l'intensità che la regia sa tirar fuori da spunti di vita "quotidiana". La matrice legante, richiamata dalla voce fuori video di Bobby, è un diffuso sentimento antirazziale che si fonde con i sogni, le passioni, gli ideali e i fallimenti delle multietnie americane. Il finale che converge drasticamente nella tragedia rivelando il collegamento tra le varie sottostorie, è la parte emotivamente più coinvolgente. Nonostante il risicato spazio a disposizione, quasi tutti gli attori dell'ipernutrito cast danno un'ottimo apporto. Uno dei film più interessanti del primo scorcio del 2007.