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L'ALBERO DELLA VITA regia di Darren Aronofsky

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frangipani79     9 / 10  25/03/2007 12:40:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Presentato in antemprima allo scorso festival di Venezia 63° i critici hanno fatto a botte per chi lo denigrasse con più disprezzo. Risatine, distinguo e confronti a tutta birra col "vecchio" Aronofsky di Requiem for a dream (nessun confronto è possibile). Come una pianta ormai morente, soverchiato da critiche feroci e ingiuste, si risolleva inaspettatamente. Tardivamente, ma viene rivalutato ed esce al fine nelle sale italiane più vivo che mai, conquistando quel dignitoso spazio di cult movie senza gli orpelli del caso.

"The Fountain" è un'epopea che cavalca i secoli e ci porta a riflettere sopra ad una ovvietà che tutti conosciamo, ma che è essenziale per tutti, compresi i più valorosi di ogni tempo. Un conquistador che può liberare la sua Spagna dall'oscurantismo religioso, un oncologo vicino ad una cura per il cancro e un prescelto a trasportare l'Albero della vita verso Shibalba, la stella morente sacra ai Maya in un non meglio precisato futuro.


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Per questo mi piace interpretare questo "Albero della Vita" come una rilettura della Divina Commedia. I tre Thomas scontano i tre luoghi dell'Aldilà inseguendo un intento più grande di loro.


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Il montaggio non è perfetto, come la regia stessa (già notata in Requiem), ma forse la perfezione tecnica non è tutto. Bellissime le musiche, ottimi Jackman e la Weisz, praticamente reggenti dell'intera pellicola.
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La regia in requiem for a dream a me è sembrata grandiosa non trovi?
frangipani79  28/03/2007 16:07:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
come ho scritto nel commento, anche in requiem un po' imperfetta (a volta quasi da telefilm - poi scene di grande impatto), ma la perfezione tecnica molte volte lascia freddo il lavoro finale, quindi forse è meglio così